mercoledì 20 ottobre 2010

Libero mercato? No Grazie

Ieri sera, stavo parlando con Barbara e ci siamo ritrovatre a condividere il nostro odio per i centri commerciali anche detti mall.
Ciò che trovo sgradevole di questi luoghi, è l'idea non solo di riunirci dentro un unico posto, tutti insieme appassionatamente, ma il fatto che pretendando di decidere loro cosa io debba comprare, a Roma ci saranno 6/7 centri commerciali e tutti quanti hanno stessi identici negozi, le stesse grandi marchè, all'inizio anche io ero tra le persone che si andavano a rinchiudere lì dentro, ma ad un certo punto ho deciso di disintossicarmi.
Basta non sapere più se piove o c'è il sole, basta correre per un posto o cercare di uscire entro una certa ora altrimenti nel parcheggio ci sarà la fila di gente che se ne va, basta vedere sempre gli stessi negozi e le stesse marche, H&M, Zara, Guess, Calvin Klein, Scarpe & Scarpe, Zara, Fergie, bla bla bla, qualcuno ha mai comprato le cose in questi negozi? Quando aprì H&M, sembrava che per noi donne fosse arrivato il salvatore, mi ritrovo a toccare un capo d'abbigliamento e mi stupisco per la qualità del materiale, era scadente, di plastica, una cosa orribile, eppure c'erano femmine impazzite che giravano per gli stend e prendevano roba, rimanendo perplessa per tutto questo entusiasmo sono uscita.
Ma questo non accade solo con questa griff, in questi ultimi anni, ho notato che le grandi marche non tendono più a fidelizzare il cliente, ma cercano solo la quantità, ragion per cui, avendo questo piano di mercato, all'inizio fanno in modo di mettere roba buona e carina, materiale ottimo, il modello molto delizioso alla moda e magari pericolare, con un prezzo abbordabile, dopo un anno, massimo 2, noto sempre che le collezioni vanno a perdere, la nuova merce non è più interessante come un tempo, i pezzi più alla moda sono pochi e finiscono subito e il materiale risulta scadente ma il prezzo invariato, e così dopo aver abituato i clienti, per un tot di tempo ad avere un certo tipo di merce, gli mettono sul bancone quella scadente sicuri che noi la compreremo, il bello è che la compriamo davvero, attirati dal marchio, attirati dal fatto che sia di moda e che tutti lo indossano, lo facciamo....oram perchè dovrei dare parte del mio stipendio ad un prodotto che non trovo all'altezza del prezzo che chiede? chi me lo fa fare?? nessuno!
Ragione per cui ad un certo punto ho deciso di boigottare tutti questi centri commerciali e andare a farmi un giro in centro, quello che ci ha guadagnato è la salute in primis, ti fai 4 passi all'aperto in modo tale che rinforzi le tue difese immunitarie, i muscoli ringraziano e ti prendi anche un po' di sole, e poi hai l'opportunità di trovare anche il piccolo negoziante o la piccola marca di abbigliamento che fa cose particolari, sono sempre presenti anche le grandi marche, ma non sono le uniche, questo è un libero mercato perchè diamo la possibilità anche all'artigiano di poter competere con i colossi della moda!
Invece oramai noi siamo abituati tutti alla comodità, con l'idea che i tuo problemi li risolvono i contri commerciali:
- Parcheggio garantito (mi spiegate perchè tutti si ammassano sempre alle entrate e nessuno mai va oltre? Pesa a tutti il culo così tanto da non poter fare 4 passi in più)
- Negozi tutti li (si quelli che dicono loro)
- Stessa temperatura tutto l'anno (se piove, fa freddo, fa caldo, tutti li dentro a scambiarci microbi a vicenda, tutti bianchicci e poi ci andiamo a fare le lampade ai centri estetici)
- Trovi da mangiare (una volta l'uomo procacciava il cibo,se desideri mangiare cammini un pochino e vedrai che un baretto o una tavola calda ci sarà, ora lo puoi trovare lì con la conseguenza che tu prima o poi qualcosa vorrai mangiare, perchè il tuo cervello sa già che ci sarà la zona cibo ed attiva subito la tua libido per cose "sfiziose", conseguenza tutti in sovarppeso)
Altro? ma non saperei però lo trovo davvero squallido tutti amebi risucchiati da questi svuotatasche, una macchina infernale basata sul consumismo, non c'è più il piacere di andarsi a fare una passeggiata.
Infine, vorrei tanto sapere, qualcuno me lo spieghi, perchè quando apre un nuovo centro commerciale, c'è sempre la fila? ma non una fila normale, ingorghi mastodontici, anche di 5/6 ore, ho sentito gente che è stata in macchina per 5 ore attendendo di arrivare al PARCHEGGIO....
All'apertura delle porte, la terra avra tremato, un rumore assordante, una nuvola di smog che si avvicina minacciosa, all'orizzonte appare un ammasso di lamiere, il riflesso prodotto dal sole quasi ti abbaglia, procede verso il centro commerciale, un serpente di macchine che striscia inesorabile verso la preda, a senso unico, se un poraccio va contro questa bestia strisciante non ha scampo viene inghiottito o costretto ad accodarsi a loro.....eccoliiii arrivano, si salvi chi può!
Su un giornale una volta ho letto di un addetto il quale, all'aperutra delle porte rimase ucciso, schiacciato dalla pressione che la gente fece per entrare a comprare la roba in saldo...ma sei matto? può un uomo morire per questo?? adesso tra i lavori pericolosi dobbiamo metterci pure questo mestiere? Un giorno magari, chiedendo ad una persona che lavoro fa lui ci risponderà "faccio un mestiere in cui rischio la vita non ogni giorno, ma spesso!" quindi tu chiederai "ah, quindi polizziotto o carabiniere? " e lui " no, apriporta durante i slaldi" e tu dirai "stai attento è un mestieraccio!"
Gente che si sveglia all'alba per essere i primi ad accaparrare l'occasione e si danno i bigliettini fuori per stabilire l'ordine di arrivo...ma se hai tutto questo tempo perchè non ti vai a fare una passeggiata per i campi? sai dove arrivati in 5 ore? sopra Firenze, e allora fatti una gita fuori porta, vatti a vedere un museo un po' di cultura non ti farebbe male, porta tuo figlio in qualche area giochi...sti figli sono tutti dentro i centri commerciali dietro i genitori che fanno shopping, quando dovrebbe essere il contrario, vedo bambini che vanno sui roller, ma portateli nelle piste ciclabili ad incontrare altra gente.
Viva il consumismo!!

lunedì 18 ottobre 2010

Paura è?

Puntuale come una cambiale, l'incubo più spaventoso per noi donne è tornato.
Le mestruazioni? No
Il tuo compagno che non abbassa la tavoletta? No
L'uscire di casa e scoprire che hai le ciabatte ai piedi invece delle scarpe? No
L'abbinamento sbagliato di colori? No
Peggio, molto peggio e ben più terribile, il cambio di stagione!
Inevitabile come un brufolo dopo aver mangiato la cioccolata o il salame, eccolo qui, con i primi freddi o il disgelo, a seconda delle stagioni, il momento è arrivato, e così, noi, donne di tutto il mondo, ci accingiamo, essendo tutti i nostri precendenti sforzi risultati vani, nel tentativo maldestro di evitare questo tedioso momento, il cambio è ineluttabile, così, sbuffando ci avviamo in questa sfida stagionale. C'è chi prende la scale e sale sul soppalco ritrovando, come un indiana jones in gonnella, armata di torcia da minatore, scatole impolverate ed incomincia a portarle giù rischiando lo schiaccicamento delle vertebre; chi cerca invano di saltare sul letto per avere il giusto slancio da poter prendere le scatole che aveva, nella stagione passata, messo nell'armadio in alto ma, schiantatasi più volte al suolo, decide di prendere la scala e ci sarà chi, alzerà la propria rete per accedere al comodo cassettone che è sotto il letto.
Ognuna avrà il suo spazio angusto ed odiato dove ogni anno metterà le cose che non servono più e ogni volta che ci passerà davanti proverà un brivido di paura e ribrezzo al solo pensiero di cosa bisognerà fare quando andrà ad aprirlo.
Tutto questo mentre, gli uomini staranno comodamente seduti sul divano a farsi un pisolino dopo pranzo, quel pranzo che avremo cucinato noi, o magari andrà a lavare la macchina e metterla in ordine, che fai non cambi i tappetini e metti quelli invernali? e le gomme? a seconda delle stagioni!Ovvio.
Mentre noi, sbuffando e inveendo, con la sola differenza che lo faremo pensando ci accingeremo all'estremo sacrifico proferendo solo questi suoni: "mmmmh" "sgrunt"e "NIENTE" e peggio ancora...il silenzio.
Pensate che il tirare fuori le scatole sia la cosa più difficile? no, quella è solo il preludio, ci serve per prendere consapevolezza su cosa ci attende.
Di seguito ci sarà:
- svuotamento dell'armadio: tutti gli indumenti estivi, saranno messi sul letto
- ispezione e giudizio se gli stessi potranno essere: riposti dentro le scatole o se andranno: lavati, asciugati, STIRATI e solo dopo messi dentro le scatole, se passano questo test siamo un passo avanti verso la salvezza.
- piegatura del capo, non è una cosa che va fatta così alla carlona, quando noi lo pieghiamo sappiamo che deve essere fatto in modo che alla riapertura della scatola il capo non si sia troppo sgualcito e possa essere indossato senza l'intervento del ferro da stiro.
- archiviato dentro la scatola, anche questa azione potrebbe non avere importanza ed invece ne ha, ognuna di noi segue un diverso ordine, c'è chi mette gli abiti da quello che indossa di meno a quello che piace di più e quindi eviterà che rimanga schiacciato dagli altri, chi mette quello più pesante in fondo, fino a quello più leggero, per evitare, in caso di uscita serale, di indossare, il primo capo che si ha a disposizione ovvero una tuta da sci al posto di un semplice maglioncino leggero; e chi di noi li ordina per colore o per genere di abbigliamento.
- dopo, segue lo stesso iter per i capi invernali solo che al contrario: controllo del guardaroba, se presenta macchie o aloni sopsetti, piegatura o spiegatura, a seconda che vada dentro il cassetto o sulla stampella, cernita se si indossa ancora un vestito.
Eseguito anche questa ultima incombenza, possiamo tutte contente, saltare sulle scatole, perchè non succedera mai che noi donne nel corso dell'anno evitiamo di comprarci qualche capo, cercando di chiuderle e dopo esserci riuscite, caricarcele, come schiavi dell'800, chi sulla schiena, chi in braccio per riportarle in quel luogo ignobile e innobinabile, aspettando con terrore altri 6 mesi al prossimo mach.
Successivamente, dopo esserci prese qualche secondo per noi, potremo urlare come Bravehart "FINITO o FATTO!!!"

lunedì 11 ottobre 2010

Anche se....

Anche se ti voglio bene, certe cose fanno male, soprattutto se scritte da te.
Anche se mi consoci, non mi conosci se scrivi cose di quel genere.
Anche se ti conosco, certe volte non ti capisco.
Anche se hai agito perchè pensavi che io stessi male, ti dico che hai frainteso tutto e che non hai capito come stavo.
Anche se ti dico che sono felice pensi che ci sia qualcosa che non va dietro.
Anche se dici di ascoltarmi non presti attenzione a quello che dico.
Anche se ti rode il culo certe risposte mi fanno rimanere di merda, soprattutto se cerco di parlare di questa cosa che ha fatto male ad entrambe
Anche se non rispondo alle tue provocazioni non vuole dire che non abbia modo e maniera di rispondereti a tono, ma sapendo il tuo carattere e le tue debolezze, mi mordo la lingua, piuttosto di aggravare la situazione e ferirti senza motivo.
Anche se pensi di poter uscire con me in gruppo nonostante non abbiamo risolto, io invece non riesco a godermi la serata
Anche se tu riesci a ridere e scherzare tranquillamente per me non è così
Anche se continuo a dirti che non riesco a parlare con te tranquillamente se ci sono tante persone perchè ovviamente si ride e si scherza, tu organizzi l'aperitivo
Anche se sto a pezzi e non mi va di vedere altre persone se non ho risolto prima con te, non ti dirò di no.
Anche se sei donna, sai essere anche una bombina rabbiosa, come me.
Anche se siamo bambine rabbionse siamo anche donne e sapremo discutere e risolvere anche questa
Anche se abbiamo litigato...ti voglio bene ugualmente