venerdì 25 novembre 2011

In fila per buttarsi dal ponte

Una volta si usava dire "E se gli altri si buttano giù da un ponte lo fai pure tu?" per estremizzare il concetto che seguire la gente senza farsi domande era sbagliato.
Oggigiorno la gente fa la fila per buttarsi dal ponte, e mentre attende il suo turno, lo guarda, vede la sua architettura, si interroga se la struttura reggerà il peso di quelle persone, si informerà con lo smartphone se la temperatura dell'acqua non è troppo gelida e di quanto sia il livello, e poi placidamente, magari facendo un po' di stretching prima, si butterà giù, non  ponendosi la domanda più importate, sul perchè sta facendo quel gesto, tanto lo fanno tutti, se c'è la fila ci sarà un motivo, perchè dovrebbe essere lui a farmene un problema, quello di cui si preoccupa sono le minchiate attorno, ma non c'è uno che dice " ohh ma siete scemi, ma non vedete che cosa state facendo, vi sfracellerete".
Eccomi sono io, alzo la mano e dico " ma che cavolo state facendo!".
Sono stufa e incazzata di vedere in televisione programmi che parlano di omicidi, di macabri eventi, di giornalisti che fanno ricostruzioni, plastici, vedono gli atti del processo, foto, intervistano assassini o presunti tali, che parlano del perchè hanno fatto tale gesto e se, riesci a sfuggire alla trasmissione, te li ripropongono nel telegiornale. 
E BASTA, ma perchè mi dovrebbe interessare questo schifo, perchè dovrebbe passare il messaggio, e sta passando, se fai una cosa atroce, ti va bene, vai in televisione e in più ci guadani.
Il primo è stato Bruno Vespa con quel bel plastico della villetta di Cogne, è andato avanti per anni, addirittura si è presentato una sera, con un mestolo e un'altra cosa in mano per chiedere ai telespettatori quale fosse stata l'arma del delitto visto che i tecnici della scientifica ancora non sapevano darsi una risposta.
Basta con questi processi in tv, oramai si decide tutto in uno studio televisivo, i giornalisti indagano, chiedono informazioni, intercettano le persone, fanno ipotesi, ricostruzioni, sentono i testimoni, ma che palle, qui si è dimenticato la cosa più importante il RISPETTO PER LA PERSONA UCCISA, il rispetto per la famiglia che ha subito il lutto e che non potrà più abbracciare il proprio caro, chi tutela loro, chi li protegge dal male che fa, vedere una persona incriminata andare a dire delle panzanate solo per cercare una giustificazione davanti le telecamere?
Tutto questo perchè fa audience, ma vorrei tanto sapere, chi le vede, e soprattutto al grido "lo fa lui, lo faccio pure io", via che fioccano trasmissioni di questo genere.
E intanto i processi, vanno a rilento, i colpevoli non vengono arrestati e nessuno sa chi è stato, il presunto assassino o quello che secondo i media è stato, viene poi rilasciato con tante scuse, e chi fa le scuse ai familiari della vittima, dov'è la loro giustizia? una o più persone sono morte,  sono per caso cadute su armi da taglio, pistole e si sono strangolate da sole?? ma i Ris, queste figure professionali che hanno studiato, hanno i macchinari, i mezzi, sono atte a stabilire la dinamica dei fatti che cosa fanno, uno dice una cosa, uno un'altra, reperti che non vengono messi agli atti, che sono analizzati dopo svariato tempo o conservati male rendendo impossibile una nuova verifica.
Ma che è sto schifo, io voglio vedere un colpevole essere colpevole fino alla cassazione, non ci devono essere dubbi perchè si gioca sulla vita delle persone, e questo lavoro non può essere svolto da dei giornalisti affamati di ascolti, nessuno paga se un innocente è stato anni in carcere per il lavoro male eseguito di qualcuno, nessuno si dimette o viene licenziato se un colpevole esce? Ma sì dai in fin dei conti che cosa sarà successo mai, una pacca sulla spalla e amici come prima.
C'è una giostra del macabro incredibile, si gioca veramente sul dolore altrui, su persone che soffrono, vedono e rivedono ogni giorno ad ogni ora com'è morto il proprio caro, e vedono il principale indagato parlare davanti telecamere magari sotto compenso economico... e basta cavolo, basta. Ci vuole un limite, non ci si può nascondere dietro il diritto di informazione, e il diritto alla professionalità? allora se proprio vuoi fare il tuo lavoro, fai un'inchiesta sui politici e il proprio operato, sai quanti speciali vengono fuori, fateci capire quello che sta succedendo in Italia ora, sbatti loro in prima pagina e non persone normali che tengono al proprio privato ma che vengono messi in diretta tv per il bello della trasmissioni.
Ora voglio sapere chi è stato ad ammazzare chi?? IL FANTASMA FORMAGGINO e ci sono voluti anni di lavoro e soldi dei contribuenti a capirlo!!!!

2 commenti:

Katherine Pisana ha detto...

...almeno sono insieme nella fila...
A volte, vale la pena di sequire gli altri, per non essere troppo lontano...

Giulia Bombardieri ha detto...

A volte si, ma prima, si deve vedere che fila si sta facendo, alcuni non si rendono conto del perchè sono in fila.