La tecnologia è una bella cosa, abbatte le distanze, sei aggiornato su tutto, trovi sempre quello che stai cercando grazie ad internet, sei sempre reperibile.... ma la vecchia e cara, oserei dire obsoleta tecnologia, dov'è andata a finire??
Mi manca il telefono a disco, con quel suono indimenticabile di quando componevi il numero, quanto mi piaceva mettere il dito in uno di quei buchi e incominciare a girarle il disco, sembrava non terminasse mai, e poi sentivi il TU, TU, di libero aspettando che il destinatario della tua chiamata rispondesse, altrimenti ti toccava perdere un altro quarto d'ora per ricomporre il numero, sempre attaccata ad un filo, impossibilitata a fare altro dato che il cavo aveva una lunghezza massima.
Le belle macchine da scrivere, che abbiamo contro di loro? erano dei portatili pure loro, ecologiche, non serviva la corrente e facevano il proprio dovere, stava a te non sbagliare, perchè lì si che si vede la bravura, un errore si vede, non c'era il tasto DEL, al massimo potevi tornare indietro e ribattere per 10 volte la lettere giusta, li si che avevi l'idea di fare qualcosa, ti venivano i calli sulle dita e i muscoli alle mani, te la sudavi ogni lettera che battevi, oggi c'è rimasto un simpatico Tic della tastiera, sempre armonico, ma molto meno "rozzo" del loro antenato.
Poi c'erano loro, immancabili in ogni famiglia, la macchina fotografica la bella e vecchia analogica, quella dove avevi solo 24 o 36 foto a disposizione e quindi soppesavi ogni foto che facevi pensando se ne valesse davvero la pena immortalarla su quella magnifica pellicola, nella speranza che ti venisse bene, che non fosse controluce e tanto altro.
Allora, quanto tornavi dalle vacanze, a dimostrazione che era stata interessante o ti era piaciuta, c'erano gli innumerevoli rullini scattati durate le ferie, quelli che portavi quasi correndo dal fotografo, quasi scottassero, per farli sviluppare al più presto per vedere se si era stati bravi a scattare, e si aveva quella trepidazione mentre si andava a ritirarle pensando se fossero venute bene.
Lì in quel periodo mi sembrava ci fosse più consapevolezza per le cose, tutto aveva un peso, adesso invece quasi si è perso, con le digitali puoi scattare illimitatamente, tanto le puoi visualizzare sul computer, e la stampa è andata quasi a perdersi, non si sviluppano più le foto, oramai ci sono le cornici digitali a farla da padrone, si mette una semplice scheda, et voilà, le foto sono là, ma il piacere di toccarle di selezionarle, per farle vedere agli amici, mi sembra si sia perso nel tempo, una volta si faceva l'album e si portava nelle varie case, certo ora è più semplice, si vedono attraverso la tv e tutti le vedono insieme all'unisono, molto meglio, non lo nego, ma almeno un tempo si sceglievano 30 massimo 50 foto, tutte dovevano entrare in quell'album, non c'era verso, ora invece veniamo investiti da un fiume di fotografie inutili senza senso, in quella valanga ce ne sono anche di belle ma siamo sommersi da così tante da perderci anche quelle più significative.
Io vorrei avere una reflex analogica, per tornare a comprare i rullini, per mettere l'occhio in quell'obbiettivo e vedere il mondo da lì dentro, da dove assume un significato mistico e bellissimo, cercare di regolarla a seconda della luce e del soggetto a cui devo scattare e poi far fare a questa meravigliosa macchina quel CLICK che serve ad essere quasi come Dio, con il potere di fermare il tempo in quel singolo scatto e poi sentire quel ronzio di quando finisce il rullino, aspettare che termini per poi aprire lo sportelletto e prendere tra le mani il frutto del tuo lavoro, magari all'inizio verranno male, ma da lì si vede chi è un professionista e chi non lo è, oggigiorno di fotografi professionisti ne sono rimasti pochi, improvvisati oramai nè è pieno il mondo, con l'ausilio delle digitali e della tecnologia tutti possono riuscire in tutto basta usare un po' di photoshop e tutto è in ordine, ogni tuo errore viene cancellato, con l'analogica tutto rimane sulla carta, non puoi fare finta di niente è lì, non mente è anche la bellezza viene ritratta così com'è.
Una volta si accettava di più il cambiamento del corpo, ora invece con questi programmi tutti hanno l'illusione che sia possibile rimanere uguale a quando si aveva 30, ma perchè illudersi, in alcuni casi è bello cambiare, si apprezzano altre cose e se ne odiano di nuove.
Io con la tecnologia ho imparato ad apprezzare le cose vecchie, ora, vorrei cimentarmi con un'analogica, per tornare a rivivere quelle emozioni che sono quasi svanite!
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