venerdì 27 giugno 2008

La mia Famiglia

Oggi voglio parlare di 2 persone che per me sono molto importanti, anche se non ci vediamo spesso dato che risiedono all'estero ma, ciò nonostante, ogni volta che ci incontriamo li sento molto vicini a me.
Uno è Simone , non vi fate ingannare dalla foto, mio cugino, con lui ho trascorso tutte le estati della mia adolescenza, per 3 mesi all'anno, dato che abitava a Vulcano, Isole Eolie, con lui, Chiara e Luca abbiamo trascorso estati tanto impengantive quanto felici, abbiamo fatto tutti i "lavoretti" possibili ed inimmagginabili, come per esempio fare la lavanderia e, dato che mio zio aveva delle multiproprietà non era cosa da poco, volantinaggio, pulizie varie, giardinaggio, aiuto nelle attività commercilai dei nostri zii ecc....
Oltre questi aspetti ci siamo anche divertiti tanto e quante risate, andavamo da per tutto, con le nostre biciclette, l'isola era nostra.
Mi ricordo un'esate in cui Simo mangiando una pesca e rimandendo deluso perchè il nocciolo si era rotto disse "dovrebbero fare in modo di modificare geneticamente la pesca in modo tale che il nocciolo non si rompa più!"
Avrà avuto...16 anni?!?!? a quel tempo neanche si parlava di queste cose e capii che sarebbe andato lontano e che aveva una visione della vita che io non mi immaginavo neanche.
Infatti andò lontano, decise di studiare a Toronto, in Canada, e indovinate un pò cosa? INGEGNERIA, ovviamente!!
Concluse gli studi egregiamente, successivamente si trasferì a Cambridge per effettuare altre ricerche e dagli studi fatti pubblicò anche degli articoli su alcune riveste scientifiche, io so solo che si occupa di nanomacchine, di più non so o non l'ho capito.
Sono contenta che sia andato a studiare all'estero perchè lì ha potuto conoscere e, successivamente, sposare una persona intelligente ed adorabile come Katherine.
Con lei è come se mi trovassi a casa, possiamo parlare di tutto, non ci sono problemi di alcun genere
Ci sono dei momenti che mi capisce perferttamente e mi è vicina, se ho dei dubbi, delle perplessità sulla vita ma, sa anche farti divertire, con una parola, una risata, un drink e delle battute, in una parola mi fa stare bene, liberare la mente, mi da sempre emozioni positive!!
Loro due sono una coppia affiatata, equilibrata, attenta alle necessità dell' uno e dell'altra. Mi piace stare con loro perchè anche se sono differenti, mi fanno stare bene allo stesso modo, Simo sempre così disponibile a rispondere alle mie domande sia quelle che riguardanti il suo lavoro, che quelli sui computer e programmi vari, dato che sono un pò ciuccia lui mi aiuta a dissipare i miei dubbi, è pieno di esperienze di vita , sempre tranquillo e calmo con il sorriso sulle labbra, invece Kat, beh, l'avete letto prima, è semplicemente fantastica.
Mercoledi, per esempio, ho passato una serata davvero splendida, di quelle che ti danno una tranquillità dentro , dove ti senti a tuo agio e senza problemi di alcun tipo, di quei momenti dove, non desideri stare in un altro luogo o con altre persone ma, lì con loro. Dovevamo incontrare altre persone ma, sulla terrrazza dell'Hotel Gladiatori , guardando il colosseo ci siamo totalmente estraniati da tutto il resto del contesto, abbiamo parlato per 3 ore di tutto, della storia di roma e della sua bellezza, del nostro futuro lavorativo, delle vacanze che faremo insieme, di tutto.
Con loro ho capito che non serve fare le cose in grosso, ma anche se sono semplici e fatte con il cuore, arrivano ugualmente alla persona forte e trascinati come un onda oceanica, queste emozioni ti rimangono dentro, vive e piacevoli, come il mio compleanno ;)
Così volevo ringraziarli per tutte queste emozioni che mi stanno regalando, perchè mi fanno sentire più forte, più serena e sicura di me stessa e ci tengo a dire che, anche se tra poco si trasferiranno in California per lavoro, o se dovesero andare in capo al mondo, io sarò in grado di raggiungerli e voler passare anche poco tempo di nuovo con loro. l'ho fatto a Tornto, l'ho fatto a Cambridge e posso farlo anche in futuro. Vi voglio bene!!!
Posso dire con tranquillità che adoro la mia famiglia!!

lunedì 16 giugno 2008

Buio Totale!!!!

Sempre qui in terrazza, luogo di mille pensieri ed emozioni.
Questa sera, nonostante sia il 16 giugno, è fredda e io sto con il piumino, meglio così mi schiarisco le idee.
Oggi non sarò romantica, sognatrice, sarò nera, come la notte che c'è adesso, buia come i miei pensieri e anche un pò incazzata.
Ho solo una domanda che mi assilla da un pò di tempo, di solito va ad intervalli, oggi, invece, si è fatta più insistente, fissa ma, soprattutto pesante come un macigno: "MA IO, SI PUO' SAPERE CHE CAZZO STO FACENDO?!?!"
Il mio cammino è buono, sbagliato??
Uno degli avvocati per cui lavoro, un giorno, mi raccontò una barzelletta: in un ristorante, il proprietario per far vedere che il suo pesce è fresco, prende un polpo e lo sbatte sul bancone, dimostrando ai suoi clineti che è di giornata e poi lo rimette dentro la vasca, solo che il polpo è sempre lo stesso e non cambia con il passare dei giorni, cosi un giorno il polpo mezzo stordito, ad un certo punto dice "pozzo fa sta vita io?" sì lo so la barcezzetta come l'ho raccontata fa schifo, ma il punto è un altro, io, adesso mi stento come quel polpo e mi sto chiedendo "POSSO FARE STA VITA IO?!?"
Non ho un futuro, ho 2 lavori e sto ingiro come minimo per 12 ore al giorno, corro da una parte all'altra e non dico quanto ricevo di stipendio perchè mi vergogno, torno a casa e mio padre mi chiede, il perchè io sia già incazzata, gli vorrei tanto dire "secondo te??" ma evito di litigarci ancora una volta e mi chiudo in camera. ora mi chiedo " posso fare sta vita io?"
Alcune volte quanto vado a fare i colloqui mi chiedono se io sia un tipo fantasioso o concreto, ovviamente dico la seconda, ma sono una sostenitrice convinta del primo gruppo; sì sono una sognatrice, mi piace farlo e lo faccio spesso, appena posso anche perchè e l'unico modo di fare apparire la mia vita con uno scopo, bella, ma soprattutto con un futuro!
Mi sembra che tutti vadano avanti e che riescano a raggiungere gli obbiettivi che si sono prefissati e io?!?! io, porca vacca, mi sembra di non riuscire a fare niente , non posso farmi una casa, non posso andare in affitto, non sono ancora totalmente indipendente, sono bloccata qui, in questo limbo e in tutto questo c'è uno che osa dirmi che sono bambocciona....." li mortacci tua!!" e non continuo per non essere troppo volgare.
Quindi mi chiedo, tutti questi sacrifici che sto facendo, l'uscire alle 8 del mattino e tornare alle 20.30 di sera, mi serve? serve a Giulia??
Mi sembra che non stia raggiungendo nulla.
Beh! Mi rimane la salute, come si dice, finche c'è la salute c'è tutto!! Speriamo bene.
E domani c'è di nuovo la sveglia che suona....cazzo!!

domenica 8 giugno 2008

PIOVE

Piove, anzi diluvia, il tempo perfetto per pensare a tutto e a niente, ti concentri solo a sentire la pioggia, cade sul tetto, per terra, e per ogni posto dove scegli di cadere c'è un differente suono, l'intensità varia, da forte e ruomorosa come il suono di una cascata a dolce e delicata tanto da sentire distintamente ogni singola goccia che cade ad indicare che sta scemando.
Nell'aria c'è il tipico odore di pioggia, umido e forte ma, soprattutto fresco.
Chiudo la radio per assaporare meglio l'attimo, adoro quando sto dentro la mia camera, soprattutto la sera, perchè è il momento della giornata in cui e più probabile che non fai niente e nessuno venga a disturbarti, mi metto sotto le lenzuola, che sia estate o inverno, sento il TOC pesante di un gocciolone voglioso e impazente di cadere per primo e il TIC delicato delle ultime che sembrano quasi aver paura di disturbare e si vergognano per quelle precedenti che hanno fatto così tanto rumore, quasi a chiederti scusa del frastuono assordante che hanno fatto prima.
Il suono della pioggia sulle foglie poi è meraviglioso, delicato, quasi ovattato, dato che la caduta delle goccie è attutito dal verde degli alberi.
Un suono costante delicato, rilassane, mi metto sul letto e ascolto, l'aria si fa leggermente più fresca quel tanto che basta per farmi prendere un plaid e mettermelo sopra a coprirmi tutta, il calore della coperta riscalda il mio cordo, la pioggia riprende a cadere violenta, le goccie che fanno TOC TOC, hanno di nuovo il sopravento. Mi fisso a guardare il soffito e penso, non un pensiero delineato, a tutto e a niente come le goccie che si susseguono in un caos infinito.
TOC TIC TIC TOC....
Si avvicendano anche i lampi che illuminano la stanza e a susseguirsi il tuono, come in un orchestra, prima lontano, impotente poi più vicino, forte e minaccioso, mi ricordo quando da piccola ne avevo paura, mi mettevo rannicchiata sotto le coperte e mi tappavo le orecchie nella speranza che passasse presto poi, come accade, passò a me.
Mi ricodo di Linus, di quando aveva il terrore dei tuoni, quano era giovane e dormiva fuori casa, piangeva e ogni tanto abbaiava, con la senilità entrò in casa ed una notte, mentre diluviava, diete una musata alla mia porta, mi svegliò e si mise a dormire sul mio letto, lo feci fare, in fin dei coni mi piaceva, restammo lì una accanto all'altra, io lo accarezzavo e sentivo la pioggia copiosa, lui si leccava i baffi in segno di gradimento, ad ogni tuono però alzava la testa, poi, quando finiva, la rimetteva sul materasso sbuffando, la mia mano andava su e giù sotto il movimento del suo torace. Rimanemmo lì per tutta la durata del temporale, poi lo feci scendere dal letto, anche perchè, mi stava fregando tutto il letto, dico io, va bene che ti ospito, ma tu mi sembra che te ne stia approfittando dato che ti stai allargando troppo, sto tutta contro il muro!!!
Fu la prima e ultima volta che glielo concessi, ma mi piacque moltisssimo.
Le goccie continuano a cadere e i miei pensieri tornato ad accavallarsi e passare, cambiando repentinamente ma, adesso non mi va di afferrarne nessuno, non mi va di metterli a fuoco, sto bene così sento la pioggia....ecco è finita ciò che rimane a ricordala è il rumore dell'acqua che scende dalle grondaie in un gorgoglio incessante.
Avete mai notato che, passata la pioggia, gli uccelli si rimettono a cantare....tutto cioè e meraviglioso!

sabato 7 giugno 2008

Fine Domenica



Nessuno in casa, nè mio fratello, nè i miei genitori, tornata da Montaldo decido di volermi stendere una mezzoretta sul letto, ma nella mia mente mi viene un'idea migliore, andarmi a riposare in terrazza, cosi mollo tutto, borse, felpa, lancio le scarpe in camera, mi metto in costume e corro su, fancendo le scale 2 a 2.
Entro in terrazza e, vedo che c'è ancora un pò di sole che è disposto ad accarezzarmi con i suoi raggi, prendo la sdraio ed in un mintuo è fatta, sono sulla mia terrazza a gadermi questa fine domenica.
Chiudo gli occhi e mi rilasso.
Subito mi arriva l'odore dei gelsomini, piantati con mia madre un anno prima,e, che adesso sono di nuovo in fiore, gli uccelli volano sopra la mia testa e con il loro cinguettio riescono a rilassarmi ulteriormente. Alcuni non curanti di me si poggiano sopra il davanzale del terrazzo rivendicando per loro quel territorio, quasi fossi io l'intruso, anche se, forse in parte è vero.
Mancava solo il tintinnio delle medagliette di Linus ad indicarmi del suo imminente arrivo per "elemosinare", come dico io, un pò di coccole del momento e tutto sarebbe stato perfetto.
Con questi pensieri nella mia testa sprofondo in un dolce sonno ristoratore.
Un venticello fresco, mi sveglia facendomi notare che il sole stava tramontando e i suoi raggi non mi avrebbero scaldato ancora per molto.
Mi alzo e incomincio a prendermi cura delle piante, ringraziandole delle emozioni che mi hanno dato, ho innfiato, spazzato il pavimento dalle vecchie foglie e visto se alcune di loro necessitavano di maggiori cure.
Ogni volta che mi avvicinassero ad una parete di gelsomini, l'odore era forte ma, allo stesso tempo delicato.
L'odore dei rosmarini mi rimaneva attaccato alle mani mentre innaffiavo e spostavo le piante in modo tale che l'acqua arrivasse al vaso, il basilico non è stato da meno, si è mischiato a quello del rosmarino quasi a ringraziarmi delle attenzione prestategli, il fuxia dei fiori sul verde delle piante era quasi idilliaco.
Finito di innaffiare mi sono messa seduta sul cornicione ad assaporare questi momneti in modo tale da fissarmeli bene in mente, adesso il vento mi sta muovendo i capelli e gli ultimi raggi del sole li accarezzano facendoli diventare di un colore ramato, giro la testa e il mio sguardo si posa sulla strada sottostante, trafficata, piena di macchine che vanno in entrambi i sensi, veloci, come le persone che camminano sul marciapiede, per andare chissà dove, come formiche in un formicaio, e io qui, ferma, a godermi la tranquillità e la felicità datami dalla visione delle piante e dal profumo che generano,
il volo degli uccelli mi fa alzare gli occhi al cielo e vedo che è azzurro, delicato ed un po velato, ma bello per la sua diversità.
Ecco, anche l'ultimo raggio di sole se n'è andato, ed il vento che prima ti rinfrescava, si fa più pungente, facendoti capire che adesso tocca a lui....il suo compito sarà massaggiare delicatamente le foglie e i fiori presenti sul mio terrazzo facendoli riprendere dal caldo della giornata con una notte lunga e fresca, in modo da prepararle al meglio ad affrontare una nuova giornata soleggiata.
Lascio, così, la mia adorata terrazza e l'ultima cosa che vedo girandomi per chiudere la porta, sono le goccie d'acqua che cadono di foglia in foglia prima di arrivare in terra, come ultimo gesto d'amore e di vita, in un circolo che continua da migliaia di anni

giovedì 5 giugno 2008

DEDICATO A LINUS

Quando mi sono iscritta a questo sito, il primo intervento che volevo scrivere era per il mio cane.
Troppo ho aspettato a parlarne e adesso i ricordi, pian piano, anche se quelli meno importanti, si stanno cancellando dalla mia memoria e io non voglio che questo succeda, ne ora ne mai.
Linus, in tutta la vita che ha passato con me, è stato una presenza molto importante, era come una valvola di sfogo ai miei problemi e alle mie frustrazioni ma, anche di gioia nei momenti belli.
Con lui tutto era bello, ti sapeva far rilassare e dimenticare tutte le eventuali preoccupazioni del momento, se ti vedeva giù, trotterellava verso di te, infilava il suo muso sotto la tua mano e gli dava una spinta verso l'alto in modo che questa cadesse sulla sua testa per fargli fare le coccole, il suo pelo morbido e folto scorreva sotto la tua mano e ti dava un senso di morbidezza, di seta, ad ogni carezza che gli davi il tuo umore migliorava, ogni tanto per marcare il suo affetto, nei miei confronti, dava una leccata alla mano e la sua lingua liscia, solleticandoti la pelle ti strappava un ulteriore sorriso liberatorio e tutto quello che ti rimaneva da fare per ringraziarlo, era abbracciarlo tutto, tutti i suoi 25 kg di amore infinito!!
Questo era Linus, nella sua semplicità, indispensabile come l'aria.
Mi ricordo ancora quando mio padre lo portò a casa, o per meglio dire a casa di mia zia a Vulcano, uno dei ricordi più belli della mia vità. Era estate e come era prevedibile faceva caldo, l'aliscafo che trasportava mio padre attraccò al molo, io, mio fratello e i miei cugini eravamo pronti ad accoglierlo alla banchina per salutarlo e aiutarlo con i bagagli; lo vedemmo scendere dalla passerella che collegava l'aliscafo al molo, aveva 2 valigie in mano, andammo subito a salutarlo, lui prontamente disse a Luca, mio fratello, di andare a poppa dell'aliscafo a prendere una valigia che aveva lasciato lì, tornò con un cestino di vimini adibito a trasporto animali e dentro c'era lui....un batuffolo bianco tutto confuso e curioso allo stesso tempo.
Io vedendo cosa c'era dentro, spaventata, dissi subito a Luca di portarlo indietro perchè aveva sbagliato a prendere il bagaglio, e che il proprietario sicuramente lo stava cercando, Luca stava eseguendo i miei consigli, ma papà lo bloccò, rassicurandoci più volte che era quello giusto, io rimasi basita, incapace di credere a quello che stava dicendomi, incominciai a saltare e cosi mio fratello e i miei cugini, eravamo come impazziti, il povero molo di ferro incominciò a tremare e ad oscillare tutto, le persone che scendevano dall'aliscafo ci guardavano attonite chiedendosi il mitivo di tanta gioia.
Il nome fu chiaro all'istante "LINUS" perchè sin da quando eravamo piccoli, sentivamo le gesta di un altro cane appartenuto a mia zia (un cocker fulvo) che le combinava di tutti i colori, noi, al momento notando le orecchie grosse di questo cucciolone e il suo colore pensammo fosse un cocker non sapendo che, invece, era uno splendido e magnifico setter inglese, bianco e arancio, e che al suo passaggio nel corso degli anni a venire, avrebbe fatto girare tutti e conquistato una quantità infinita di apprezzamenti per la sua bellezza.
Da lì in poi è stata tutta una splendida storia.
Si dimostrò degno erede del precedente Linus combinandone di cotte e di crude ma, con il tempo, il nostro rapporto migliorò, posso francamene dire che siamo cresciuti e maturati insieme, io all'epoca avevo 11 anni e non mi ha abbandonato fino ai 25. Con l'avanzamento d'età divenimmo più affini, lui mi capiva con un gesto, da una certa età in poi non serviva che gli impartissi gli ordini a voce, bastava la mando a dirgli cosa dovesse fare, era fantastico l'affiatamento raggiunto, mi accorsi che lui studiava le mie mosse capendo attraverso queste ultime, il mio stato d'animo, quando stavo per finire la pazienza o altre situazioni tutti movimenti che facevo istintivamente senza accorgermene .
Con lui ho capito che per amore si fa tutto, senza sacrificio non importa quanto la situazione possa essere pesante o disgustosa per gli altri, tu lo facevi senza problemi, perchè un suo sguardo ti bastava, gli volevi bene e lui ne voleva a te e questo ti bastava.
Per lui ho dovuto prendere la decisione più importante e difficile della mia vita, da adulta, per il suo bene, infatti con mio fratello dovemmo decidere di addormentarlo per sempre dato che dalla tac che avevamo fatto fare, avevamo riscontrato che aveva troppe e irreversibili complicazioni nel suo organismo e stava soffrendo terribilmente, così fummo concordi nel non farlo soffrire ulteriormente, non se lo meritava assolutamente.
Dopo che se ne andò da noi, da ME, mi sentii totalmente abbandonata, quasi arrabbaita con lui perchè se n'era andato senza di me, mi aveva lasciata sola ad affrontare eventuali futuri problemi. Aaahhh quanti pianti mi sonno fatta nel buio della mia camera!
Per 2 giorni non parlai, vedere il posto dove stava la sua cuccia era una pugnalata al cuore.
Mi mancava tutto di lui, come quando la mattina, dopo essersi svegliato veniva a spingere la porta della mia camera, facendola sbattere contro l'armadio e annusandomi la faccia mi dava il buongiorno per poi uscire ed andare da mio fratello, mi mancavano le sue passeggiate che facevamo insieme, la sua tesa che si alzava quando tornavo dal lavoro, il suo sguardo reclamante coccole, il suono della sua coda che sbatteva incessantemente sul pavimento o al muro per farmi capire che era contento di vedermi, ma soprattutto il tintinnio delle sue medagliette, quando camminava, quando si sgrullava, perchè stava ad indicare che lui c'era.
Mi manca da morire e mi stupisco ancora nel constatere quanto un animale ti possa dare, perchè riesce ad accettare ogni cosa di te, i tuoi pregi, i tuoi difetti, con lui non hai problemi di finzione, di sembrare un'altra persona, non gli importa se hai una risata deliziosa o sgraziata, se piangi per delle stupidaggini o solo per cose davvero importanti, se ti lamenti per un piccolo inconveniente o se ti arrabbi ogni 5 minuti, lui è pronto ad accettarti cosi come sei, al nudo di te stessa ad amarti incondizionatamente.
Il mio cane mi ha inseganto più di ogni altra persona ad accettarmi e a piacermi cosi come sono.
Io amavo Linus, e qui, nei successivi blog, scriverò episodi della nostra vita passata insieme per non dimenticare, perchè non voglio dimenticare ciò che mi ha saputo donare, e cioè solo momenti belli. Ancora oggi nonostante siano passati 2 anni, ogni volta che si parla di lui, tutti, T-U-T-T-I ne parlano ridendo e sa, ancora adesso, metterci di buon umore.
Per tutto l'amore che mi ha dato, sento la necessita di scrivere ancora di lui per non dimenticarlo.
CIAO LINUS sarai sempre nel mio cuore. GRAZIE PER TUTTO QUELLO CHE MI HAI DATO