giovedì 27 maggio 2010

Non è come sembra...


Accadono spesso, oserei dire, situazioni in cui si pensa di aver chiaro quale sia il problema, credendo di vederlo distintamente davanti ai nostri occhi ed invece non è così, io questa situazione la sto vivendo spesso, sia nell'ambito dell'addestraemnto del mio cane sia fuori, prendiamo in esame questa fotografia, tutti o la maggior parte, vedendola saranno convinti che Clouseau preso dalla smania di avere subito il gioco, mi sia saltato addosso, invece non è così avendo impostato la macchinetta fotograqfica con l'autoscatto, gli ho semplicemente dato il comando "su" al momento in cui credevo avenisse lo scatto, il mio obbiettivo era riuscire ad avere una foto ilare della situazione, e così è stato, con questo non voglio dire che il mio cane sia un lord inglese e che, come tale non salti addosso alle persone con cui ha più confidenza al solo scopo di ottenere le coccole, ha sempre 7 mesi ed è esuberante al punto giusto per avere tale comportamento, ma in quell'occasione non era tutto farina del suo sacco.
Così accade nella vita, si ha un'istantanea della sitauzione e analizzandola, si pensa che tale attegiamento si deve a un motivo ben preciso che noi crediamo di avere individuato ed invece no, si aveva sbagliato.
Addestrando Clouseau sono "costretta" ad analizzare molto spesso i miei comportamenti dall'esterno, e credetemi non è per nulla facile, perchè abbiamo dei modi di fare talmente insiti in noi da non accorgerci più di adottare determinati gesti o azioni, e questi atteggiamenti dobbiamo capire, che arrivano ad altri dandogli un particolare messaggio, questo messaggio però viene percepito dall'altra parte secondo la loro ottica, insomma in parole povere, ci sono 2 cervelli ben distinti che pensando ed agiscono in maniera diversa, e interpretano la stessa azione soggettivamente in maniera distinta l'uno dall'altra.
Il mio cane ha diversi problemi: una dermatite da pulci, ansia da separazione, mal d'auto, insomma cose che ovviamente non sono dipese da me, passi per la dermatite e per le nausee che presto scompariranno con i giusti medicinali, mi rimane da affrontare il probelma dell'ansia, questo nemico è molto complicato da sconfiggere, o per meglio dire si deve studiare e capire come affrontarlo e per farlo devo comprendere anche quale sia il mio modo di fare.
L'ansia di clouseau è dovuta perchè per 5 mesi e mezzo è stato chiuso dentro una gabbia insieme ad altri fratelli dove, i padroni, venivano una volta a settimana e poi se ne riandavano, quando io l'ho portato a casa si è trovato solo in un ambiente sconosciuto, ma soprattutto isolato, quello che ho dovuto capire era cosa in lui generasse questo stress, rassicurarlo e distrarlo, ovviamente l'ansia gli venvia nel momento in cui sapeva di dover restare solo, così ho comprato un gioco in cui potessi mettere del cibo dentro per poi lasciarglielo in modo che si distresse mentre io compivo un'azione che a lui non andava e cioè uscire di casa, altra cosa che doveva apprendere, era il fatto che io sarei tornata non dopo tot giorni ma solo dopo ore, questa questione richiede e richiederà ancora molto tempo, la sto combattendo da 2 mesi ma, i primi sprazzi di luce li sto incominciando a vedere.
Imparando ad osservare Clouseau, ho capito anche il gesto, che gli da più fastidio e lo fa entrare in ansia, la chiusura della porta, qualsiasi essa sia, il portone, la porta della camera, di casa, per lui non fa differenza, è il gesto che lo fa scattare, perchè per lui è come se si interrompesse il contatto che ha con me, e questo non riesce a sopportarlo, perchè gli ricorda la chiusura nella gabbia e il tempo interminabile che avrebbe dovuto aspettare per rivedere i padroni, così ho incominciato anche quando stavo io nella stessa stanza con lui a chiudere la porta, in modo tale che non la vedesse come un incubo ma solo come un semplice arredo della casa.
Addestrare il mio cane mi sta richiedendo molti sforzi, tempo e pazienza, ma al tempo stesso da anche molte soddisfazioni e trovo che sia terapeutico per me come persona, perchè questo vedermi all'esterno a volte mi fa capire i comportamenti che ho normalmente e dove posso sbagliare, infatti, facendo un determianto gesto a volte, credi di venir capita in un determinato modo dal mio cane, ed invece essendo anche lui un organo pensante individuale, interpreta in un altra maniera, il tutto si può correggere lavorando insieme ed entrando sempre più in contatto l'uno con l'altrasemplicemente adottando un linguaggio comune.
Ora mi chiedo e con i miei simili riuscirò ad entrate in contatto con loro o resterò sempre scollegata?

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