Art. 303 - Abbandono della nave in pericolo
Il comandante non può ordinare l’abbandono della nave in pericolo se non dopo esperimento senza risultato dei mezzi suggeriti dall’arte nautica per salvarla, sentito il parere degli ufficiali di coperta o, in mancanza, di due almeno fra i più provetti componenti dell’equipaggio.
Il comandante deve abbandonare la nave per ultimo, provvedendo in quanto possibile a salvare le carte e i libri di bordo, e gli oggetti di valore affidati alla sua custodia.
Mi sembra che non ci sia nulla da aggiungere, le regole sono chiare, scritte nero su bianco sul codice di navigazione, il comandate deve abbandonare la nave per U L T I M O non ci sono scuse, non ci sono altre possibilità, è così e basta.
Il caso della Costa Concordia e del suo comandate, Francesco Schettino, è allucinante, ogni giorno resto basita sull'incapacità avute da quest'uomo nel gestire una situazione di emergenza causata da una sua condotta impropria.
Per prima cosa ha avuto la genialata di fare l'inchino all'isola del Giglio sentendosi talmente sicuro, visto che l'hai fatto altre volte, da avvicinarti troppo alla costa e scontrarsi su uno scoglio, che a suo dire non era segnalato nelle carte nautiche, peccato che già nel lontano 800 era nota la sua esistenza.
La guardia costiera lo chiama a seguito di una segnalazione ricevuta da un passeggero, al quale sembra strano il movimento avuto dalla nave e lui dice di aver un black out, non fa un cavolo per almeno un ora ed è sempre la guardia costiera che lo richiama chiedendo delucidazioni e alla fine conferma l'abbandono nave solo quando l'equipaggio, di lor iniziativa, sta facendo scendere le persone nelle scialuppe perché, è evidente, la nave si sta inclinando.
Abbandona la nave, accampando come scusa l'essere stato sbalzato, dalla nave stessa, dentro una scialuppa di salvataggio, insieme ad altri ufficiali, e quando il comandante della Guardia Costiera gli comanda di risalire a bordo, si inventa altre scuse per giustificare la sua incompetenza, nonostante il comandate De Falco, l'avesse avvisato che la telefonata era registrata, come se gli avesse detto tra le righe "sappiamo che sei sceso cerca di rimediare all'irrimediabile" no, lui ha proseguito nella sua incapacità, e al responsabile di tutto questo diamo gli arresti domiciliari, forse perchè il suo modus operandi in questa vicenda è stato suggerito dalla Società Costa.
Io non so perchè il Giudice abbia preso questa decisione ma, il solo fatto che lui sia stato il COMANDANTE non trova giustificazione sul suo operato, il comandate deve essere l'ultimo ad abbandonare al nave e non l'ha fatto, quando gli è stato impartito di risalire a bordo si è sottratto a un preciso ordine imposto da un suo superiore in grado. Anche se la Costa Crociere gli avesse detto di non evacuare per salvare il buon nome della compagnia, era sempre e solo lui a dover prendere l'ultima decisione in quanto responsabile della nave e di tutte le persone a bordo e unica persona realmente presente e consapevole del danno inflitto alla nave e del tempo che aveva a disposizione per mettere tutti in sicurezza e non l'ha fatto, anche se ti avesse telefonato Dio in persona, a meno che non fosse salito sulla nave e preso i comandi, non ti poteva ordinare niente ma, solo consigliare un determinato comportamento perchè è solo e soltanto il comandate a comandare sulla nave, nessun'altra persona gli può dare ordini.
Purtroppo in questa tragica vicenda un UOMO non c'è stato, non c'è stato una persona in grado di prendere decisioni mantenendo il sangue freddo, ed è inaudito che una persona così, sia stata messa alla guida di una nave da miliardi di euro, fiore all'occhiello della flotta Crociere, un incompetente del genere che in situazione di pericolo ha pensato solo di chiamare la compagnia per informarli della cazzata appena avvenuta, come se dovesse telefonare alla madre per cercare conforto, ma chi l'ha promosso un idiota del genere, non ci sono dei test attitudinali, degli esami da fare, una condotta da tenere nel tempo per meritarsi quel posto, e poi si fanno esercitazione su esercitazioni pianificando tutte le possibili emergenze, e quando c'è più bisogno di lui, va nel pallone a nascondere la testa nella sabbia, trovo allucinante che in una situazione tale non abbia avuto un comportamento esemplare, coordinando e cercando di salvare più gente possibile, non si è scosso neanche quando una persona gli urlava nell'orecchio che c'erano già dei morti, e lui impassibile come se facesse spallucce e dicesse "e che ci posso fare".
A me sale solo la rabbia, non solo per il suo comportamento ma, anche perché gli hanno dato i domiciliari, non mi importa se ci sia una concausa con la sua Società ha avuto un comportamento inaudito e come tale deve pagare. In Italia se il guidatore di una qualsiasi auto privata, non fa allacciare le cinture ai passeggeri e c'è un incidente con feriti, la responsabilità cade su di lui, e l'assicurazione non paga i danni, ne risponde in proprio. Schettino è come se fosse stato il guidatore di un'auto in cui tutti i passeggeri stessero dormendo, si accorgesse che di lì a poco prenderà un palo, chiamasse qualcuno chiedendo consigli e questi gli dicesse di non svegliare i passeggeri per non disturbasse e lui per salvarsi si buttasse dall'auto in corsa, a uno del genere dai i domiciliari? NO e invece sì.
La sua fortuna è stata nell'equipaggio che è stato più capace di lui a mantenere il sangue freddo e a metter più gente possibile in salvo. Schettino in galera devi andare!
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