giovedì 23 febbraio 2012

Diario di un esule: Come ti vedo Clouseau.

Continua la convivenza con i miei genitori e l'inevitabile scontro con loro per via del mio peloso amico.
Le regole per un'ideale convivenza con Clouseau sono poche un po' sono date da loro e un po' sono emanate da me, del tipo: niente cibo (reinterpretata da me, niente cibo in cucina, se non sbriciola glielo puoi dare anche dentro casa), se il cane è bagnato sta fuori casa finché non è asciutto, se a casa non c'è nessuno, si lascia chiuso dentro la mia camera.
Quest'ultima regola, ho scoperto risultare un po' ostica, soprattutto ai i miei genitori, non riescono proprio a capirla, è accaduto infatti che mio padre abbia lasciato Clouseau giù in giardino varie volte e se sia uscito, con la conseguenza di ritrovarmi il cane fuori quando rientravo. 

Ora, l'ira degli idei sarebbe stata una sciocchezza in confronto alla mia, chiamo mio padre per redarguirlo e cerco di contenermi, per farlo meglio aspetto che torni a casa. 
Rincasato affronto per l'ennesima volta il discorso, per fargli capire che la regola è ferrea e non si può sgarrare, lui di tutta risposta mi dice "lo faccio per lui, mi sembra di essere cattivo".

Così ho incominciato a guardarmi intorno e vedere come gli altri vedevano il mio cane, forse a causa della sua faccia da schiaffi e da quell'espressione che ti dice "ti pregoooooo non farmi questo" riesce ad abbindolare tutti.

Mio padre lo lascia fuori perchè pensa di fargli un torto se lo chiude in una stanza buia e da solo, stanza che per altro è dotata di comodo catino con materasso di gomma piuma, riscaldamento, acqua, quindi massaggiatore a parte tutto sto male non glielo fai.
Mentre se lo lasci in giro per il giardino corri il rischio che ti possa abbaiare, assai probabile, scappare improbabile ma comunque non mi va di scoprirlo, e con incognite difficili da prevedere

Mia madre, uguale a mio padre, dopo la ramanzina e polverone sollevato martedì, per la regola non eseguita, dopo 2 e dico 2 giorni, mi telefona e mi chiede se stessi tornando perchè lei stava per uscire, io rispondo in maniera affermativa e lei...."allora Clouseau lo lascio in giardino!".....ma che per caso qualche alieno ha rapito i miei genitori? c'è stata una fuga di cervelli all'estero compresi i loro e hanno lasciato l'insegna "Torno Subito", evidentemente non me ne sono accorta. Con me e mio fratello, non si poteva sgarrare una regola che volavano punizioni, sembravano 2 marescialli dei Carabinieri per la rigidità avuta con noi due e ora vanno in brodo di giuggiole per un quadrupede, non riescono ad impartire degli ordini? evidentemente sì!

Mio padre con lui non riesce a dire un comando convinto, quando gli impartisce un "seduto", lo capisco io che il suo tono  non è fermo, figurasi Clouseau, lo guarda come a dire...."Scusa, sono un setter inglese per favore parlami in inglese!"

Gli ordini li sparano a caso, così come capita, ovviamente i comandi base di un cane sono: seduto, terra, in piedi, resta, piede, fuori, vai via, no; ecco con il "no", puoi stare sicuro che il cane comprenderà di non deve fare una determinata cosa, una volta invece ho visto Clouseau intento a odorare compiaciuto tutte le buste della spesa, mamma accortasi dell'impollinatore gli ha detto "fuori!" ora un comando del genere per quella situazione proprio non ci sta, magari un "vai via" e se gli dici "No" hai fatto centro invece, qui si proferiscono parole a casaccio quella che ti viene fuori sul momento la si dice, con convinzione anche, lamentandosi poi se non esegue il comando, ti credo mica è scemo, se non gli dai il comando giusto lui continua allegramente. Quindi sempre perchè è figlio di buona donna lui la guarda è pensa "peccato comando sbagliato" proseguendo fino al mio sonoro NO!, al chè lui batte in ritirata, con andatura innocente come sempre.

Per la donna che ci viene a fare le pulizie in casa invece Clouseau è incontinente, e per un cane che ha appena 2 anni è un grosso problema se così fosse, per lei, visto che lo chiudiamo in camera mia per fargli fare le pulizie in santa pace, deve sempre fare la pipì dato che piange quando la sente, premetto che Clouseau appena mi sveglio la mattina scende in giardino, dopo 12 ore che sta buono buono a casa senza dire " mi scappa" e poi dopo un ora e mezza esce con me a fare ciò che deve fare per strada, quindi alle 10 quando arriva la signora di sicuro puoi stare certa che se piange non è perchè deve fare la pipì ma perchè vuole attenzione e carezze da tutti, indiscriminatamente.

In conclusione, Clouseau è un cane di madrelingua inglese, che non capisce i comandi, amante dell'aria aperta, claustrofobico, incontinente e attore, soprattutto attore perchè essendo proprietario di una coda funzionante e scodinzolante, dotato di occhi capaci di ipnotizzarti, riesce ad abbindolare tutti e ad ottenere nella maggior parte delle volte quello che vuole, questo vale anche per me certo, ma fino ad un certo punto, altrimenti poi ci crede troppo.




sabato 11 febbraio 2012

Bello, bellissimo ma.....

Da un paio di settimane sono diventata proprietaria di un bellissimo smartphone. 

Dopo un primo momento di smarrimento, il sistema Android fa tutto da solo, ho incominciato a raccapezzarmi, e a capire come funzionasse. Alcune cose sono molto istintive altre invece ci devi perdere un po' di tempo.

Quando vedi la presentazione di questi cellulari sono tutti super mega fichi, schermo luminosissimo anche di giorno, per vederlo devi indossare gli occhiali da sole, si è costretti a mettere la protezione solare, altrimenti ci si scotta, ripresa full hd, non ti perderai mai più niente, fai un cenno e ti si collega al computer o tv, con uno starnuto puoi chiamare chi ti pare, e con il pensiero puoi chattare, lui ti capisce prima che tu capisca te stesso, uh uh uhhh e che fai non lo vuoi tra le tue mani? questa fonte onnisciente, questa sfera piatta che sa tutto e prevede tutto?? ovvio che sì!

Ed eccotelo qua, lo rigiro e rigiro e gli chiedo "bè allora sorprendimi......" passano i giorni e sono costretta a precisare la mia frase, sì sorprendimi, ma in positivo! Tutta questa bellezza, praticità, semplificazione della vita, non la trovo, penso siano più pratici quelli old style, le differenze sono tante.

Magari molti penseranno sia matta a fare una tale affermazione, metti una cosa sul calendario e ti suona quando si avvicina l'appuntamento, sei collegata h24 ai social network, puoi chattare quanto di pare, ti annoi e ti puoi svagare vai su internet o usando i giochi a disposizione.... si fantastico ma ho un'agendina cartacea per i miei impegni, devo solo ricordarmi di guardarla, ho la radio anche sul mio vecchio cellulare quindi posso ascoltarla quando mi annoio. E con il mio vecchio telefono non ho tutti questi inconvenienti o limitazioni, ve li elenco.

1) NO BATTERIA: In questi simpatici giocattolini, la batteria SE ti va bene dura 15 ore senza che tu lo usi minimamente, se devi fare delle telefonate, è meglio usare il telefono fisso, altrimenti ti durerà 2 ore, e siccome sei in ufficio, non puoi correre il rischio di restare con il cellulare scarico per tutta la giornata, quindi per ovviare a questo inconveniente, devi girare sempre con il cavetto in borsa pronto a ricaricarlo al computer tramite un cavetto USB di conseguenza torniamo al punto di partenza, e cioè, ci ritroviamo ad usare un telefono con  il filo, essendo lo smartphone in perenne ricarica anzi, avendo il cavetto corto devi anche parlare stando inclinato a 45° verso il computer, con la conseguenza che resti incollato alla scrivania, quando, se ben ricordo il bello dei telefonini era proprio la libertà che si aveva di muoversi come meglio si credeva. Ho assistito a persone che mi chiedevano di chiamarli ad un altro cellulare perchè la loro batteria era terminataa, mentre un tempo era raro, ora non più. Secondo me presto vedremo persone con caricabatteria a dinamo che mentre telefonano, non avendo prese e computer a disposizione, ricaricano il cellulare con la manovella, come delle casalinghe intente a fare dei dolci, a girare la manovella come fossero delle uova da montare, come dei velisti impegnati a cazzare la randa, VAI, VAI, VAI, VAI!!.

2) NIENTE SVEGLIA: Non so se questo valga per tutti gli smartphone, ma in alcuni modelli android se si spegne il cellulare durante la notte (per risparmiare batteria) la sveglia non funziona. La prima volta che mi è successo pensavo di non averla memorizzata, meno male che Elisabetta, la moglie di mio fratello, un giorno mi chiese se sul mio modello funzionasse anche da spenta svelandomi così l'arcano mistero. Altrimenti con molta probabilità avrei rischiato di arrivare in ritardo a lavoro. Quindi cellulare acceso anche di notte o, se non si vuole essere disturbati, in modalità aereo.

3) FOTOCAMERA: c'è, è divertente, ma cavolo un tasto laterale per agevolare la foto potevate metterla. Avete provato a scattarvi una foto da soli? io sì, già è complicato girare il telefono, date le dimensioni, cercando di trovare la giusta inquadratura, la puoi solo immaginare, poi devo rimanere con il braccio immobile e con l'indice, piano piano, cerco di trovare il punto esatto dello schermo dove cliccare, provi, riprovi, lo rigiri, ti metti con l'indice sopra e poi aspetti che scatti e, se si hanno le mani sporche..... ditate sullo schermo.

4) TONI: non si possono escludere. Una volta c'era la voce "elimina toni" et voilà non c'era il fastidioso rumore del tic tic della tastiera, ora questo non è più possibile, puoi abbassare il volume e quindi eliminare i toni, ma cosi non senti gli altri avvisi "multimediali" delle applicazioni.....ma che cavolo! e la fotocamera neanche mettendo in silenzioso al telefonino, non si toglie, puoi selezionare il suono ma non toglierlo, ma cavolo, una volta se volevi fare una foto rubata potevi farla, ad un vestito ad una situazione divertente, in ufficio ora vieni subito scoperta, colpa di questa simpatica dimenticanza.

5) TASTIERA: uguale a quella del computer, solo che a causa dello schermo ridotto, prendi una lettera per un'altra, devi ricontrollare 2 volte il messaggio, eppure mi sapevo di scrivere bene ora i miei messaggi possono essere tipo "buongiornp" o "volevo ticordarti" "prsigjaonoaidraURòAIJGAI" ecc... e scordiamoci di scrivere un messaggio al volo quando si sta in macchina fermi al semaforo, io per lo meno non ci riesco, è impossibile.

Non lo so, per il momento noto che sono dei bei giocattoli, ti aiutano a rimanere in contatto con i social network, vanno su internet, hai il gps integrato, per carità è comodo, ma limitato, e che i vecchi cellulari abbiano ancora dei punti di forza che questi non hanno, gli ideatori di questi nuovi modelli, avranno pure fatto dei passi avanti enormi, ma si sono dimenticati la praticità dei vecchi modelli. Personalmente penso che questi cellulari si debbano usare con moderazione, perchè il cervello va ad impigrirsi, ci basti pensare al Gps, se io lo uso, la volta successiva che devo tornare in quel posto non ricordo bene la strada, perchè spengo la mente e lascio sia lui a guidarmi, mentre con la semplice mappa devi acuire i tuoi sensi, con questi fenomeni multimediali non devi quasi fare niente è un bene ma anche un male, sempre chini su questo schermo a chiedere conferma e ad isolarsi sempre di più. Personalmente accanto a questo gioiello mi metterò anche un vecchio, fedele amico, perchè in qualsiasi situazione è sempre un telefono affidabile, in fin dei conti quello che mi serve è solamente un apparecchio per chiamare e mandare messaggi, tutto il resto è superfluo. Ricordiamocelo sempre.



sabato 28 gennaio 2012

Diario di un esule:non si sa mai vai da qualcuno

Siamo a Febbraio e io sto ancora mangiando il pandoro, ogni mattina so già che sta lì in quella scatola ad attendermi e mi ributterei a letto a dormire.

Ogni anno, sotto Natale, mia madre fa incetta di pandori e panettoni, con la scusa che servono da portare nelle case di chi ti invita a giocare o a mangiare, e puntualmente ci ritroviamo a doverli mangiare noi fino a Febbraio, se ci dice bene.

Ma dico io, va bene che devi portare sempre qualcosa a qualcuno perchè è una regola non scritta della società, ma porca vacca, almeno compra quelli farciti, ogni volta che dai un morso a quello semplice, ti trovi a pensare "mmmmhh ma che bontà", invece il pericolo in cui incorri è di soffocare e forse, dopo il 2° pandoro, sono arrivata a pensare sia un bene così almeno questo supplizio finisce, ma a "salvarti" arriva tua madre che ti fa una tracheotomia d'urgenza.

Anche io quando si avvicina Natale vado a comprare i pandori ma quelli farciti che ti ci butteresti dentro e ci nuoteresti fino ad addormentarti, quelli con tre differenti cioccolati, ricoperti da una glassa sopra, quelli che ti dicono "buongiorno". Quando vado a supermercato le dico "sono in offerta li vuoi anche tu?" e lei no, ANCHE IO LI COMPRO IN OFFERTA, e li non puoi fare niente, perchè quelli semplici costeranno sempre meno di quelli più elaborati e quindi non c'è modo di evitare l'abbuffata post natalizia....triste!

Perchè le mamme lo sanno, signori, a loro non serve il palmare con app che gli dica dove e cosa è in offerta, loro lo sanno a naso, annusano l'aria e vanno subito verso il supermercato di turno che fa l'offerta, orde di mamme e di signore anziane che si spintonano con i carrelli per prendere l'ultima confezione, tutte guidate dall'istinto del risparmio, un istinto primordiale, insito solo nella donna, che deve far quadrare i bilanci.

Così è mamma, e quindi al grido "non si sa mai ti inviti qualcuno" alè, ammassa, accumula, come le formiche, ma purtroppo non si esauriscono le scorte. Però vorrei sollevare una questione, quei 4/5 che compro io, numero bastevole da offrire se invitata e offrire a casa propria se si hanno ospiti, mi bastano, sono graditi la gente sorride quando glieli porgo e dirò di più avanzano, sempre uno, per farci colazione!

Mentre quando porti i pandori o i panettoni comprati da tua madre in casa della gente, quando si rendono conto dell pacco che hai per le mani, sgranano gli occhi come a dire "Oh cazzo, e questo chi se lo mangia!" ti fanno un sorriso tirato pensando subito a chi poterlo sbolognare perchè anche a loro non piace. Un anno vorrei fare un esperimento, sono convinta che se facessi una X sulla scatola del pandoro, alla fine delle feste entro il 6 gennaio questa mi ritorni dentro casa, perchè tutti i conoscenti che frequenti se la passano tra loro, come una bomba che sta per esplodere,  come una catena di Sant'antonio da dover rispedire altrimenti ti succederà qualcosa di brutto, e poi la sfortuna ti torna a te, perchè alla fine dei giochi tocca sempre a te mangiartelo, quello e gli altri che ti sono avanzati. 
Per il bene della collettività mi chiedo: non è meglio prendere direttamente un pandoro farcito, tanto me lo devo sempre mangiare io!!

giovedì 26 gennaio 2012

Diario di un esule: la doccia


Come potete evincere dal titolo, la convivenza prosegue sempre più caotica. 

Oggi mio padre, quando è uscito di casa, non so per quale motivo o forse unto dal Signore, si è creduto san Francesco e ha pensato bene prima di andare in parrocchia di fare uscire Clouseau, senza prima avvisarmi e lasciarlo in giardino in attesa del ritorno di qualcuno.
Fortuna ha voluto che dopo neanche, anzi lo spero,5 minuti io sia tornata a casa e me lo sia trovato in garage, quando sono salita in casa e ho infilato le chiavi nella toppa, mi si è raggelato il sangue perché la serratura era chiusa a doppia mandata, così ho telefonato subito a mio padre per avere un chiarimento e mi ha detto bello felice che l'aveva lasciato in giardino così evitava di abbaiare in casa....povero stolto....Clouseau purtroppo è un cane a cui non piace rimanere da solo, è un po' squilibrato, quindi lo puoi lasciare nel posto più bello del mondo, se si sente senza riferimenti, si mette ad abbaiare, a meno che non lo si lasci in un ambiente suo dove sa che deve stare, chiarito questo punto con mio padre ho proseguito la giornata....e il bello doveva ancora arrivare.

Decido di andarmi a fare la doccia, non finisco di bagnarmi i capelli che l'acqua fredda diventa un bellissimo ricordo, dal tubo uscivano cubetti di ghiaccio, la chiudo, in quel momento il mio corpo era pervaso da un odio profondo nei confronti di tutta l'umanità, cerco di rimanere calma e non fare uscire come un secondo vaso di pandora tutta la mia rabbia, non c'è niente che mi indispone di più che entrare con la convinzione di rilassarmi sotto un getto d'acqua e ritrovarmi bagnata e tremante dal freddo, metto l'accappatoio e vado da mio padre per rendergli noto che la caldaia per la 3° volta nell'arco della serata è andata in blocco, e che ora era il suo turno, visto che le prime 2 c'ero stata io a fargli da cerbero.

Dopo un po' che è sceso giù, provo a riaprire l'acqua calda e con sommo piacere scopro che è tornata, quindi decido di sfidare la sorte, nella speranza che il dito di papà sia veloce nel riattivare la caldaia qual'ora avesse fatto le bizze subito e mi fiondo sotto la doccia, inizialmente mi incomincio ad insaponare in fretta, ma poi, mi tranquillizzo vedendo che il getto rimaneva caldo e incomincio a rilassarmi canticchiando e insaponandomi, così facendo saranno trascorsi una ventina di minuti finiti i quali esco tutta soddisfatta.

Finita la doccia, mamma mi viene ad informare che papà per tutto il tempo è rimasto giù a sincerarsi che la fornitura non smettesse e potessi lavarmi, io quasi commossa dal "sacrificio" di mio padre, decido che appena sarebbe tornato l'avrei ringraziato, non faccio in tempo a finire la frase che apre la porta del bagno e mi dice: "Tacci tua, che poi sarebbero i miei", pensavo fosse riferito al tempo che aveva dovuto trascorre giù, e invece no, peggio molto peggio, durante il periodo di sorveglianza, si è accorto che, quando si usa l'acqua calda, la caldaia la leva ai termosifoni, e quindi i tubi che portavano il riscaldamento in tutto il villino per il tempo della mia doccia erano diventati freddi, era così sconvolto dalla sua scoperta che me l'ha ripetuto 2/3 volte anche a cena.

Ora io che dovrei fare, smetto di lavarmi ad Ottobre e riprendo a Marzo così preserviamo le 4, e dico 4, ore di riscaldamento? che devo fare la doccia a tempo, dopo i 20 minuti scatta la tariffa extrasoglia, roba che io mi sono fatta un abbonamento sul cellulare per non stare più a pensare al tempo e qui, il sangue del mio sangue, mi cronometra. Allora lui che lascia le finestre aperte 10 ore su 24, facendo raffreddare in modo irreparabile la casa, tanto che, anche ora che sto scrivendo sto con la mia fedele stufetta puntata addosso che dovrei dire, sono meglio i miei 20 minuti che le sue correnti d'aria.

Infine c'è anche la questione televisori, in casa abbiamo 2 apparecchi, ce ne fosse uno che funzioni correttamente, il Samsung per la maggior parte delle volte sembra una scacchiera e fa "CCCRRR CRRRR PRRRR E PPPPPRRRR A TE!" perchè il segnale del digitale terrestre non arriva proprio, l'altro un Acer, neanche si accende più, ha qualche problema con il pulsane dell'accensione, ma questo da ben 2 SETTIMANE e cosa aspettano a farli riparare?? ME o qualsiasi figlio che gli capiti a tiro, quindi torniamo a ME, così ho fatto una ricerca, ho trovato un posto dove riparassero entrambi, mi sono sincerata chiamando che li aggiustassero e poi gli ho detto CI VAI TU!!

Da quando sono qui manca poco che per la noia vada a letto alle 10 di sera tale è la noia dei programmi che guardano

Un cordiale saluto dalla vostra esule preferita, meno male che domani ho la lezione di agility con Clouseau così sfoghiamo queste energie represse, saremo velocissimi. 


mercoledì 25 gennaio 2012

Diario di un esule in terra straniera

Sono solo 5 giorni che mi sono trasferita dai miei genitori e già non ce la faccio più, essendoci 2 nuclei familiari, io e Clouseau, ne formiamo uno e i miei l'altro, costretti a vivere sotto lo stesso tetto, ci si deve abituare a regole e stili di vita per il quieto vivere.

Il più stressato di tutti è Clouseau, in arte Patato, si deve riadattare ad un nuovo ambiente, regole, orario e persone, se prima le vedeva poche ore al giorno ora invece ce li ha sempre attorno, e non è esagerato usare questa parola,  mio padre gli sta incollato, se sbaglia lo riprende subito, lui, il cane, dal canto suo è un po' appiccicoso nei miei confronti, diciamo pure coccolone, a casa nostra facevamo come ci pareva, delle serate, mi piaceva sdraiarmi sul divano, farlo salire con me e vedere la TV insieme, ora purtroppo questo non è più possibile.

Papà all'opera
La situazione attuale è a dir poco caotica, prima di tutto per la dislocazione delle stanze, io per riprendere pieno possesso, ancora non sono riuscita nell'intento, ci sto mettendo giorni, in questi anni che sono mancata da casa, ovviamente i miei si sono allargati, ognuno dei due, badate bene, aveva il suo settore, mia madre, quello dell'abbigliamento, tutti i cassetti, armadi, anfratti che trovava li faceva suoi mettendoci qualche indumento dentro, mio padre invece spadroneggiava con la documentazione varia, tutto ciò che era cartaceo non lo archiviava in comodi raccoglitori, ma li impilava a seconda dell'argomento, sulle varie superfici della casa, quindi tavoli, scrivanie, mobili, letti, anche poltrone e sedie erano suoi, dovunque ti voltassi c'era un tappeto di fogli sparsi omogeneamente su qualsiasi superficie piana, sulla vostra destra potete vederne un esempio.

Tornata, mi si è prospettato un lavoro enorme per riavere il mio spazio dall'invasione genitoriale, ovviamente dietro di me, mi seguiva fedelmente il mio cane, la sua cuccia si è spostata in questi vari giorni dal corridoio, alla stanza di mio fratello, fino alla camera mia, questo dipendeva dalle conquiste che riuscivo a fare.
Da martedì siamo tornati in possesso della mia vecchia "cameretta" ci sono ancora dei focolai di resistenza, degli abiti di mia madre in un cassetto dell'armadio e fogli abbandonati insegno di ribellione, ma si vede la luce in fondo al tunnel, ovviamente devo fare delle modifiche, come prima cosa, il materasso, quello che stava nel mio vecchio letto è stato depredato da mio padre e in cambio mi ha dato il suo, un reperto bellico vecchio di vent'anni, e dargliene 20 è un complimento per lui, così deteriorato dal passare del tempo che quando mi ci siedo sopra si chiude intorno a me, mi ingloba a mo' di sandwich, PUFF, scompari per poi riapparire il giorno dopo, stanotte avevo la vaga impressione che la mia testa toccasse i piedi per il buco presente, solo una volta mi ricordo è stato peggio, nel materasso in cui dormiva mio nonno, non so se perché ero piccola io o mio nonno era grande ma c'era una voragine. Dallo stato di usura del materasso capisco che i miei non nascondo i risparmi lì dentro altrimenti l'avrei trovato un po' più consistente.

mmmhhh! Porta pazienza
Con l'avvento del cane dentro casa, ci sono delle simpatiche controindicazioni, essendo un cane maschio certe volte capita che emani odori forti, ma sono rare le volte, per mio padre invece le volte sono perenni, come i ghiacciai, la parola che ha usato di più in questi giorni è stata "PUZZA": senti che puzza, il cane puzza, apriamo che puzza, puzza-puzza-puzza-che puzza! La conseguenza a questo suo disagio è l'apertura delle finestre, entro in una stanza e chiudo la finestra, entro in un'altra e la chiudo subito, mi sembra di giocare al gioco delle 3 carte, ieri mattina entro in cucina per fare colazione, finestra aperta, torno in camera per vestirmi, finestra aperta, vado in bagno finestra aperta, se fossimo in estate non avrei niente da ridire, peccato che siamo in inverno e in questi giorni faccia -3 gradi, quindi la mattina fa quel bel frescchetto e tu ancora con il calore del piumone addosso, ti ritrovi una lama ghiacciata che ti pietrifica all'istante.

Già la casa è fredda, in più si lasciano le finestre aperte; mamma domenica mi ha detto, visto che avevo freddo, di chiuderle, io chiudo quella della cucina e lei mi dice "e le altre?" ce n'erano altre 4 aperte a mia insaputa, quella del bagno, quella della loro camera, quella mia e del salone, ditemi voi come si fa a scaldare una casa, questa è un'abitudine "antica" delle persone di una certa generazione, dalla mattina alla sera tutto aperto, l'aria fa bene, sì, ma la polmonite un po' meno!

Clouseau preoccupato
Essendo mio padre allergico, tutto gli crea fastidio, non posso usare il deodorante per ambiente perché gli chiude il naso,  l'incenso no perché non lo fa respirare, la lampada Berger solo liquido inodore altrimenti gli si irritano le mucose, le candele, sono bandite da questa casa oramai da almeno 15 anni, c'è una particolare deroga solo per i compleanni, lo stretto indispensabile, per le candeline sulla torta, vi basti pensare che da piccola mi facevano la torta gelato, così non si correva alcun pericolo, quindi i rimedi sono 2 o si aprono le finestre o metto un alberello profumato di arbre magic alle palle di Clouseau.

Con questa bella immagine del mio cane sodomizzato da un alberello profumato, vi lascio con la certezza di risentirci presto.

mercoledì 18 gennaio 2012

Ai confini della realtà

Art. 303 - Abbandono della nave in pericolo
Il comandante non può ordinare l’abbandono della nave in pericolo se non dopo esperimento senza risultato dei mezzi suggeriti dall’arte nautica per salvarla, sentito il parere degli ufficiali di coperta o, in mancanza, di due almeno fra i più provetti componenti dell’equipaggio.
Il comandante deve abbandonare la nave per ultimo, provvedendo in quanto possibile a salvare le carte e i libri di bordo, e gli oggetti di valore affidati alla sua custodia.

Mi sembra che non ci sia nulla da aggiungere, le regole sono chiare, scritte nero su bianco sul codice di navigazione, il comandate deve abbandonare la nave per U L T I M O non ci sono scuse, non ci sono altre possibilità, è così e basta.
Il caso della Costa Concordia e del suo comandate, Francesco Schettino, è allucinante, ogni giorno resto basita sull'incapacità avute da quest'uomo nel gestire una situazione di emergenza causata da una sua condotta impropria.

Per prima cosa ha avuto la genialata di fare l'inchino all'isola del Giglio sentendosi talmente sicuro, visto che l'hai fatto altre volte, da avvicinarti troppo alla costa e scontrarsi su uno scoglio, che a suo dire non era segnalato nelle carte nautiche, peccato che già nel lontano 800 era nota la sua esistenza.

La guardia costiera lo chiama a seguito di una segnalazione ricevuta da un passeggero, al quale sembra strano il movimento avuto dalla nave e lui dice di aver un black out, non fa un cavolo per almeno un ora ed è sempre la guardia costiera che lo richiama chiedendo delucidazioni e alla fine conferma l'abbandono nave solo quando l'equipaggio, di lor iniziativa, sta facendo scendere le persone nelle scialuppe perché, è evidente, la nave si sta inclinando.

Abbandona la nave, accampando come scusa l'essere stato sbalzato, dalla nave stessa, dentro una scialuppa di salvataggio, insieme ad altri ufficiali, e quando il comandante della Guardia Costiera gli comanda di risalire a bordo, si inventa altre scuse per giustificare la sua incompetenza, nonostante il comandate De Falco, l'avesse avvisato che la telefonata era registrata, come se gli avesse detto tra le righe "sappiamo che sei sceso cerca di rimediare all'irrimediabile" no, lui ha proseguito nella sua incapacità, e al responsabile di tutto questo diamo gli arresti domiciliari, forse perchè il suo modus operandi in questa vicenda è stato suggerito dalla Società Costa.

Io non so perchè il Giudice abbia preso questa decisione ma, il solo fatto che lui sia stato il COMANDANTE non trova giustificazione sul suo operato, il comandate deve essere l'ultimo ad abbandonare al nave e non l'ha fatto, quando gli è stato impartito di risalire a bordo si è sottratto a un preciso ordine imposto da un suo superiore in grado. Anche se la Costa Crociere gli avesse detto di non evacuare per salvare il buon nome della compagnia, era sempre e solo lui a dover prendere l'ultima decisione in quanto responsabile della nave e di tutte le persone a bordo e unica persona realmente presente e consapevole del danno inflitto alla nave e del tempo che aveva a disposizione per mettere tutti in sicurezza e non l'ha fatto, anche se ti avesse telefonato Dio in persona, a meno che non fosse salito sulla nave e preso i comandi, non ti poteva ordinare niente ma, solo consigliare un determinato comportamento perchè è solo e soltanto il comandate a comandare sulla nave, nessun'altra persona gli può dare ordini.

Purtroppo in questa tragica vicenda un UOMO non c'è stato, non c'è stato una persona in grado di prendere decisioni mantenendo il sangue freddo, ed è inaudito che una persona così, sia stata messa alla guida di una nave da miliardi di euro, fiore all'occhiello della flotta Crociere, un incompetente del genere che in situazione di pericolo ha pensato solo di chiamare la compagnia per informarli della cazzata appena avvenuta, come se dovesse telefonare alla madre per cercare conforto, ma chi l'ha promosso un idiota del genere, non ci sono dei test attitudinali, degli esami da fare, una condotta da tenere nel tempo per meritarsi quel posto, e poi si fanno esercitazione su esercitazioni pianificando tutte le possibili emergenze, e quando c'è più bisogno di lui, va nel pallone a nascondere la testa nella sabbia, trovo allucinante che in una situazione tale non abbia avuto un comportamento esemplare, coordinando e cercando di salvare più gente possibile, non si è scosso neanche quando una persona gli urlava nell'orecchio che c'erano già dei morti, e lui impassibile come se facesse spallucce e dicesse "e che ci posso fare".

A me sale solo la rabbia, non solo per il suo comportamento ma, anche perché gli hanno dato i domiciliari, non mi importa se ci sia una concausa con la sua Società ha avuto un comportamento inaudito e come tale deve pagare. In Italia se il guidatore di una qualsiasi auto privata, non fa allacciare le cinture ai passeggeri e c'è un incidente con feriti, la responsabilità cade su di lui, e l'assicurazione non paga i danni, ne risponde in proprio. Schettino è come se fosse stato il guidatore di un'auto in cui tutti i passeggeri stessero dormendo,  si accorgesse che di lì a poco prenderà un palo, chiamasse qualcuno chiedendo consigli e questi gli dicesse di non svegliare i passeggeri per non disturbasse e lui per salvarsi si buttasse dall'auto in corsa, a uno del genere dai i domiciliari? NO e invece sì.
La sua fortuna è stata nell'equipaggio che è stato più capace di lui a mantenere il sangue freddo e a metter più gente possibile in salvo. Schettino in galera devi andare!


lunedì 16 gennaio 2012

Natura selvaggia

Ultimamente avendo la possibilità di vedere i canali Sky, mi sto divertendo a scoprire i suoi programmi e alcuni li trovo davvero inutili, li guardo solo per farmi grandi risate di pancia.
L'ultimo che ho visto ieri si chiama "Man Woman Wild" tratta di una coppia, marito è moglie che per cercare di risolvere i loro problemi matrimoniali, fanno di tutto per trovarsi in situazioni "estreme", ho visto solo 2 puntate, ma mi sono bastate.

In una, questa coppia di sventurati, potete vederli nella foto qui a destra, si è trovata in un bosco in fiamme e hanno passato 4 giorni a scappare, il primo giorno hanno piantato la tenda incominciato a raccogliere margherite e poi BOOM, in meno di un secondo, il fuoco incendia la tenda, da persona normale penso, ma quando avete sentito quel classico odore di fumo, non avendo neanche acceso il fuoco, un piccolo dubbio non vi è venuto, no, può accadere un attimo di distrazione, ma sicuramente poi avrete visto il fuoco avvicinarsi alla tenda e quindi ci sarebbe stato tutto il tempo di smontare la tenda, prendere gli attrezzi che servono per la "sopravvivenza" e scappare, no, neanche quello, il marito, ha pensato bene di prendere 2 utensili, una pala e un'accetta, solo quando il fuoco aveva già distrutto la tenda, ma lui...eroicamente, si è buttato tra le fiamme e li ha recuperati per poi scappare a gambe levate per mettersi in salvo, corri di qua, corri di là, il marito decide di fermarsi vicino una pozza di acqua stagnante maleodorante, e dopo aver ispezionato i dintorni, rassicura la moglie che quello era il posto perfetto per accamparsi vista la presenza dell'acqua, si potevano bagnare i vestiti e immergersi in caso di fiamme, passano la notte facendo i turni per dormire, lei fa il primo, lui dorme sulle sue gambe e quando tocca a lei, 2 ore e....la sveglia di soprassalto perché c'erano le fiamme, ma come non era il posto sicuro?....Vabbè ci ha ripensato, scappano.

Corri, corri, corri, seminano di nuovo il fuoco, dopo un inseguimento all'ultimo respiro, l'adrenalina si sprecava, dopo tot ore che corrono arrivano in una radura, questa volta il marito decide di dare fuoco a delle sterpaglie attorno a loro per fare in modo che qual'ora il fuoco li raggiunga di nuovo non attecchisca nel terreno circostante, si fanno un mazzo per bruciare tutto, la moglie mezza addormentata, perché ricordiamo la poverina non ha dormito niente, non mangiano dal giorno prima visto che la tenda è bruciata, va in giro come una matta a bruciare tutto, incominciano a rilassarsi, lei pensa, tanto mio marito sa cosa fare, era marines e altri cavoli, il marito si accorge delle fiamme e prendendo la moglie per mando...scappano di nuovo.

Io a quel punto l'avrei ammazzato o per lo meno incomincerei a pensare che mio marito un po' deficiente è, mi fai fare un mazzo tanto senza motivo....vabbè viva l'amore andiamo avanti.

Terzo giorno corri, corri, corri, arrivano in un'altra pozza maleodorante, e anche qui il marito sentenzia che il posto, stavolta ne è sicuro, è perfetto, la moglie con l'accetta lo minaccia, e lui la rassicura, ma ci sono delle migliorie da fare, sempre perchè si ha la necessità di salvarsi, lei ancora una volta deve ripulire il terreno dalle sterpaglie per un raggio di 10 metri e lui si mette a fare una buca nel terreno per poi fare una capanna fatta di aghi di pini e fango. Dopo una breve discussione per chi voleva realizzarla con vari strati formati da: aghi di pino, fango e altri aghi di pino, e chi invece un solo unico strato di fango e aghi mischiati insieme, bruciano pure le sterpaglie tutto intorno, insomma gli ci sono voluti 3 giorni a questo mago della sopravvivenza, per capire che per essere "in salvo" doveva fare tutte quelle cose insieme.

Ovviamente che vuoi che il fuoco non si avvicini, ed ecco che fa la sua comparsa, lei impanicata attaccata al braccio del marito dicendo "nessuno sa che siamo qui"....certo, neanche il cameraman e la troupe che vi segue da 4 giorni lo sa e subito dopo dice "fammi prendere la telecamera e filmare  questi minuti così paurosi" e subito dopo dallo zaino tira fuori una telecamera e incomincia a riprendersi, una scena imbarazzante da vedere e penso ancora più imbarazzante da fare, spero si siano vergognati pure loro ad eseguirla, siete stati in compagnia di almeno 1-2 persone e ora fai finta di riprenderti. La faccio breve, loro dentro sta capanna di fango impauriti dalla situazione critica, fanno congetture sulle loro probabilità di sopravvivenza e, a mio dire, fuori la troupe che si spartiva il cestino del pranzo, mentre li prendevano in giro. Una cosa al limite dell'esilarante, purtroppo il fuoco li lascia incolumi, e il programma prosegue.

Si abbracciano gioendo di essere vivi, lui ringrazia lei di averla seguita, e lei con una voce amorevole SONO TUA MOGLIE, camminano per un altro giorno e incontrano delle persone che stavano tagliando gli alberi, si buttano tra le loro braccia dicendo salvateci e quelli li guardano pensando "ma sti scemi da dove spuntano?" FINE.

La versione italiana non si potrebbe fare, perché immagino come abbiano organizzato questa avventura: il marito sta seduto comodamente sulla poltrona di casa, improvvisamente si alza, va dalla moglie e le chiede "cara vuoi fare un camping in mezzo al bosco senza cellulare, senza walkies talkies, senza una cartina del luogo, senza avvisare nessuno che andiamo lì?"  la moglie, a quel punto, non avrebbe neanche finito di far parlare il marito, lo avrebbe fatto tornare con i piedi a terra, dandogli un sonoro schiaffo in faccia e messo così fine ai sogni di gloria, ordinandogli di andare a mettere a posto il garage e buttare la spazzatura, stop, fine trasmissione, anzi come ultima cosa avrebbe chiamato la madre dandole finalmente ragione  sul fatto che suo marito fosse un idiota totale e chiedendole scusa per averlo sposato. 

Mettiamo il caso che la sventurata abbia deciso di seguirlo, anche in quel caso tutto sarebbe finito il primo giorno, come? nel momento in cui avrebbero avvistato il fuoco, la moglie senza proferire parola avrebbe, come prima cosa, dato una sberla al marito rimproverandolo per la sua stupida idea, seguita da un'altra quando lui avrebbe proposto di salvarsi nel modo sopra descritto, poi gli avrebbe ordinato, di piegare la tenda, bene, altrimenti si formavano pieghe difficili da far andare via e infine di spegnere quei 10 cm scarsi di sterpaglie che bruciavano, con il piede, acqua o facendoci pipì sopra, avrebbero scavalcato il "fronte di fiamme" e sarebbero tornati alla macchina mentre il marito veniva preso a male parole dalla moglie per il beota che era!! basta finito!!

Nel promo della puntata successiva, si vedono loro che vagano per montagne, in compagnia di un asino, e la voce fuoricampo, diceva, "ci troveremo in mezzo alle montagne senza cibo ne acqua a causa della fuga del nostro mulo" subito dopo, scena di lui che dà una pacca sul posteriore dell'animale e questo alla folle velocità di 1 km/h si allontana da loro, impossibile da riprendere, si appropinquano a scalare la montagna, (buon senso dice...TORNIAMO INDIETRO) sempre lo speaker dice "i pericoli saranno molteplici, come l'incontro con dei puma", ma per favore incontratelo sto puma, sarebbe stupendo se mentre vi sbrana, passi quel povero mulo, lentissimo, che, vedendo questa patetica scena, si fermi per un secondo e se ne vada subito dopo scuotendo la testa con l'espressione sul muso di chi pensa "Ma questi non c'avevano niente da fa' che rompere i coglioni a noi!".

martedì 10 gennaio 2012

Embargo

Stasera e per tutta la giornata di oggi, ogni tipo di comunicazione verso mio fratello, Luca, è stato vietato per suo preciso ordine, motivo? Gioca la Lazio.

Sentenziando l'embargo
Devo capire perchè gli uomini quando hanno una passione la prendono così sul serio, so da fonti attendibili di alcuni che quando gioca la loro squadra preferita segregano anche la loro famiglia, se la partita volta a loro favore, allora il flusso favorevole non va cambiato, quindi se per caso la moglie di lui sta in bagno, ci dovrà rimanere per tutto il tempo della partita, se qualcun'altro sta fuori al balcone, allora mio caro, per i prossimi 90 minuti ti dovrai mettere comodo perchè formazione vincente non si cambia, sia dei giocatori in campo che della famiglia a casa, tutti immobili, dove siete rimanete, quindi nelle partite successive i familiari si guarderanno bene sul trovarsi in posizioni e luoghi scomodi visto che corrono il rischio di passarci una buona parte del pomeriggio, in alcuni casi si possono assistere a vere e proprie prove di coraggio, ad esempio, un ospite inconsapevole dello sbaglio che sta per commettere, potrebbe suonare alla porta proprio nel corso di quei fatidici 90 minuti e lì calerebbe il gelo, si hanno il 50% di possibilità, o porti fortuna o porti sventura, e se porti jella, mio caro sei destinato ad essere cancellato da quel momento in avanti in tutti i giorni dove scende in campo la squadra,la posta in gioco è alta, però hai anche la probabilità di portare fortuna e allora le porte di casa ti saranno sempre aperte e sarai il benvenuto, ma ti assicuro che in quei minuti, durante i quali, il capo famiglia capirà se vai bene o vai male, saranno i più lunghi della tua vita, i muscoli del corpo si tenderanno come corde di violino, avrai l'esigenza di sudare ma avrai paura perchè anche quello potrebbe andare ad influire negativamente, dovrai sopportare e sostenere lo sguardo di diffidenza dell'uomo di casa e sentirai su di te quello di terrore e ansia del resto della famiglia in attesa del verdetto finale....

A me e mamma è andata male, non so quando sia accaduto, non stavo neanche a casa sua, ma ha sentenziato e divulgato a tutti i componenti della famiglia che noi, in quelle giornate, non eravamo persone gradite dato i risultati sfavorevoli ottenuti dalla squadra, ora, 11 giocatori pagati miliardi di euro, non devono fare altro nella vita che dare un calcio al pallone e sconfiggere gli avversari ma, se prendono, la colpa non è imputabile a loro ma, mia e di mamma?? Spiegatemi perchè, già abbiamo i nostri problemi quotidiani e ora ci dobbiamo assumere anche quelli di 11 perfetti sconosciuti? 

Se pensassi di portare sfortuna alla Lazio, andrei a bussare alla porta del presidente Lotito e gli proporrei di pagare una determinata somma per evitare che la sua squadra perda, ma non essendo una portatrice di sventura non sono autorizzata a fare questo tipo di richiesta ragione per cui, mi diverto a fare innervosire mio fratello, sfidando la sua ira, quando vedo che non risponde nè al cellulare nè a casa, costringe anche la moglie a rispettare l'embargo, gli mando un semplice messaggio con scritto "sciagura a te!".

Occhio, malocchio,
prezzemolo e finocchio
Stasera invece ho scelto di rispettare il suo divieto, lo voglio lasciare in pace , a gioire dei suoi piccoli riti scaramantici, ma credetemi è stato difficile, soprattutto perchè avevo veramente necessità di sentirlo a causa di un problema al computer, stavo prendendo il telefono ma mi sono bloccata ricordando la sua raccomandazione della sera prima NIENTE COMUNICAZIONI,  così ci ho messo il triplo del tempo per riempire le mie lacune e superare l'ostacolo odiando in quell'arco di tempo mio fratello e le sue fissazioni, ma voglio sperare che il mio "sacrificio" servirà a far vincere la Lazio che lo scorso weekend ha preso 4 goal, ma se perderà....allora la mia ira sarà terribile! Muahahahha

domenica 8 gennaio 2012

Il bello delle donne

Vi è mai capitato di andare dall'estetista una volta nella vita? Noi donne per essere in ordine con noi stesse e fare colpo sui maschietti usufruiamo spesso dell'aiuto di questa figura professionale, ma certe volte devo dire è davvero dura, un'esperienza da dimenticare subito.
Quando sono distesa lì su quel lettino, già sono un pochino in tensione, il mio corpo si stà preparando al dolore che sentirà di lì e ci sono varie variabili da considerare, chi è l'estetista che si occuperà di te, in che periodo sei tu, ognuna di queste incognite contribuisce a rendere il tuo supplizio veloce e dimenticabile o inaudito e indimenticabile.

L'ultima volta che ci sono andata è stato atroce e indimenticabile, come prima cosa ero in un periodo del mese dove la pelle è più sensibile a questo  aggiungiamoci anche la ragazza non molto brava, ed ecco che il cocktail mortale è servito.
Come si capisce la bravura di un'estetista? semplice, uno strappo, più strappi, e credetemi se incomincia a passare più volte sullo stesso punto è finita. In questa occasione la ragazza, con le sue mani gelide, e credetemi prima di incontrarla mi ritenevo una persona che aveva le mani fredde, in confronto a lei erano calde, appena mi toccava saltavo come un gatto fino al soffitto per il freddo che provavo, inoltre arrivata al mio "frutto proibito" ha dovuto ripetere il compito più volte, fortunatamente, mi è capitato solo un'altra volta e in entrambe le situazioni, mi sarei girata d'impulso e le avrei sferrato un pugno in piena faccia coprendola di insulti in tutte le lingue conosciute tanto era il dolore che mi provocava, una cosa incredibile, mi sono dovuta tenere al lettino e concentrarmi per non alzarmi e andarmene con la striscia depilatoria attaccata al corpo.

Le sensazioni che provi quando stai su quel lettino sono imbarazzo, in pratica tu sei nuda e lei vestita, tu fai schifo con in tuo sottobosco incolto, lei rabbrividisce a quello spettacolo, per alleviare il dolore di entrambe si incomincia a parlare e quando quel senso di disagio se ne sta andando ecco che tocca "all'area 51" essere decespugliata, in quella occasione le professioniste del pelo, ci fanno assumere delle posizioni uguali al kamasutra, roba che se i ragazzi ci potessero vedere penserebbero "sai fare questa posizione e non me l'hai mai detto?" tutto è lecito davanti al nemico, la guerra è guerra.

Dopo che tutti i nemici hanno abbandonato il campo sconfitti, c'è la parte rimozione della cera in più, come fanno? semplice ti ungono tutte le zone colpite dall'uragano Katrina, in pratica ti imbragano e immergono in un barile pieno d'olio dopo di che sentenziano "ti puoi rivestire, abbiamo finito!" un corno oserei dire, hai olio ovunque anche sotto i piedi, quindi devi stare attenta a non scivolare nel tentativo di raggiungere i tuoi indumenti, inoltre cerchi di toglierti quel viscidume il più possibile, ma non riuscendoci pienamente, hai l'impressione di essere come una cotoletta impanata con tutti i vestiti appiccicati al corpo, con la sensazione di bagnato ad ogni passo che fai, così ti ritrovi a camminare alla Jhon Wayne per evitare il supplizio dei vestiti e per il dolore della ceretta appena fatta, paghi, saluti ed esci, consapevole che un nano secondo dopo verrai investita da una corrente d'aria fredda che ti farà rimanere pietrificata per il freddo e il tragitto non sarà piacevole soprattutto se per tornare sei in motorino.

Sulla strada di casa ti trovi a pensare incavolata nera alle pubblicità, dove si vedono schiere di donne intente a farsi la ceretta che sorridono e scherzano tra loro, tanto da farne quasi una festa, libere dal dolore e da qualsiasi effetto collaterale e pensi, quale persona normale se non talmente deficiente porta un fiore dietro per passarlo sulle gambe e gioire del risultato e la risposta viene da se, sono ideate dagli uomini!


mercoledì 4 gennaio 2012

Incominciamo con il botto

Scusate tanto, ma ci sono momenti in cui una deve sfogare il nervoso che tiene in corpo, come si suole dire, ho un diavolo in corpo, e mi voglio sfogare.

Su Facebook, fanno tutti i guru, oggi leggo delle massime che io ritengo delle cazzate paurose, vado con la citazione.... "Pensa solo a te stessa" con commento sotto di un amico "e ti accorgerai che quelli che hai sempre considerato "veri" amici lo sono finchè non gli arreca disturbo"...fine citazione, scusate ma a me queste cose mi fanno uscire dalla grazia di Dio, faccio una piccola premessa, con questa persona ovviamente ci ho litigato e quindi ho l'amarezza di averla persa come amica ma anche la consapevolezza di dire "forse è ora di andare per la tua strada", ma quando leggo queste belle frasi, il sangue mi ribolle dentro, perchè possono essere giuste fino ad un certo punto.

Fino ad un anno fa ero molto tranquilla, avevo Clouseau e anche delle amicizie, uscivo mi divertivo e lavoravo con il mio cane, poi il Krakatoa ha eruttato, senza un minimo di preavviso a mio dire, non sto a raccontare tutto per filo e per segno perchè non mi va ne di aver sostenitori, ne di avere ragione, tanto questo fatto non mi consola per niente, però mi ha dato molto fastidio il comportamento dell'altra persona, per prima cosa il litigio è iniziato tramite mail, quando ho espresso la volontà di sentirci al telefono, mi è stata negata perchè non si sentiva pronta di affrontare la questione, voleva avere un periodo di tranquillità, ero letteralmente basita dalla sua richiesta, cavolo c'è un incazzatura tra noi per causa nostra,  affrontiamo la questione sul momento, NO, riflettiamoci e poi ne parliamo, SONO PASSATI 9 CAZZO DI MESI, e quando ho affrontato il discorso perchè ci tenevo a chiarire, mi sento dire "ah io mi sono completamente dimenticata della faccenda non ci pensavo più", vi giuro che quelle parole spiazzano rimani un attimo inebetita perchè fai velocemente un riepilogo dell'amicizia che c'era prima, i discorsi, sei la mia migliore amica, bla bla bla, e mi sento dire una frase del genere, subito dopo un tizio con un block notes mi ha detto " E' per lei una tonnellata di incudini sulla sua testa" e io senza proferire parola ho semplicemente annuito, quindi PEMM un'altra botta.

E dopo vari inviti andati a vuoto e mai ricambiati mi sono ufficialmente rotta verso fine ottobre e ho detto meglio che vada avanti perchè qui non mi sembra di vedere una persona che abbia voglia di incontrarmi, inoltre non riesco più a vederla coerente, almeno con me, di cui ho perso proprio la fiducia, per carità è una bravissima persona, se la rivedo quelle rare volte ci si diverte ma non più come prima, ogni volta che la vedo penso, lo stai dicendo sul serio, è quello che pensi??? oserei chiamarla "BRUTO" per le coltellate alle spalle che mi ha dato, ma poi tutte se coltellate, magari me l'avesse date, vorrebbe dire esserci viste di persona, qui c'è stata proprio indifferenza, il suo modo d'agire è stato, vomitare tutto il mio malcontento su Giulia e andarsene, sto in pace con me stessa e se Giulia ha qualcosa da ridire me ne frego altamente.

Il motivo della nostra litigata?...CLOUSEAU, in una mail le scrissi tra le varie cose che Clouseau mi aveva fatto la pipì in casa e lei 
....
Stai davvero esagerando e se fossi il cane non vorrei essere al suo posto. Ogni eccesso anche in amore non è amore, ma un bisogno personale.
Io credo che il problema non è la pipì del cane, ma come stai proiettando all’inverosimile su questa esperienza.
Fai una riflessione su te stessa e non scambiare il divertimento che trai nel passare il tempo con lui dalla soddisfazioni che trai nel sentirti “una persona che va bene”  sulla base della riuscita dell’educazione di questo cane.
Le passioni sono belle…bellissime!!! E questa è sana ma c’è un MA…..
Questa cosa l’avevo già detta quando ho visto che stavi in fissa…oltre la passione…ora ci rimarrai male…mi può stare bene, ma ho deciso di essere sincera e allora mi permetto di apparire stronza ai tuoi occhi.
Investi talmente tanto su questa creatura che ti dimentichi sia un cane e ti permetti di ?!?! Rimanerci male!?!?
.....
Ora posso incazzarmi se leggo un'amica che scrive sulla sua bacheca "pensa a te stessa" e quando uno segue le sue passioni, quella stessa persona, le scrive queste cose, in cui vengo additata come una che ha un problema, quando mi piace stare con il mio cane, sono una precisa lo ammetto e l'ho addestrato e pensate un po', se mi dicono che ho un cane educato A ME FA PIACERE E MI AGGRADA MOLTO, faccio agility e obbidience con lui perchè mi piace, ne parlo perchè, pensate un po', MI PIACE, leggo libri sulla psicologia canina perchè  MI INTERESSA l'argomento, ci rimango male sì perchè mi fa la pipì dentro casa e che cazzo devo fare gioire con lui??? penso che tutti sarebbero un po' scocciati se tornando da una giornata di lavoro si trovassero, in varie occasioni, un lago maleodorante nel salotto e dovessero pulirlo.

Ma io vengo a romperti i coglioni se tu parli della tua passione cioè la musica o la psicologia? se mi parli per ore di gruppi che non conosco minimamente, se ti lamentavi di come suonava il tuo gruppo e del fatto che non vi esibite, se metti link su link di canzoni sconosciute, ti dico per caso che sei noiosa o che hai un problema? non mi pare, ti vengo per caso a dire qualcosa quando devo pagare un biglietto di 5/9 € solo perchè cosi ti fanno esibire nel locale, sono io e gli altri amici che ti finanziamo.
E tutti gli altri che hanno la passione per la moto, per il fuoristrada, per il calcio e tante altre passioni perchè anche loro non vengono considerati esagerati e ne possono parlare mentre io no?

Ti ho sempre invitato al campo di addestramento perchè mi piaceva condividere e tu hai sempre rifiutato, quindi facendo un po' i conti io nella tua passione mi ci sono affacciata, tu nella mia non hai neanche fatto lo sforzo, e sei stata una sostenitrice incallita sul fatto che mi dovessi fare il cane perchè era una mia grande passione, e poi vedo scrivere "pensa a te stessa" ma aggiungi anche " gli altri contano solo se hanno le tue stesse passioni altrimenti sei fuori".

Se tutti pensassimo solo a noi stessi allora spiegatemi come si farebbe a rimanere amici, a vivere in una comunità, ad avere una relazione? tutte queste cose implicano una condivisione un pensare ANCHE AGLI ALTRI NON SOLO A SE STESSI altrimenti si è egocentrici!!

P.s. sì è vero ho ancora il dente avvelenato perchè, nonostante gli eventi, voglio ancora molto bene a questa persona, ho passato dei bellissimi momenti, divertenti, allucinanti e la trovo comuqnue una persona valida altrimenti non ci starei così male. Ma se un domani ci sarà la voglia da entrambe le parti di incontrarci voglio essere pronta e libera da questo risentimento che provo nei suoi confronti scemerà fino a tornare il sereno, ci vorrà altro tempo? ne sono consapevole, ma ora mi prendo il mio tempo, e cammino per la mia strada, con la speranza di ritrovarci come bagaglio di questo viaggio.